Il 26 febbraio 2018, alle ore 14.30, nell’Aula Scarpa dell’Università di Pavia (Corso Strada Nuova, 65), si terrà una lezione aperta sul tema del “fare rivista” (intesa come cartacea) oggi. L’occasione è la presentazione del numero zero di un magazine sperimentale pensato, elaborato e scritto con gli studenti del corso di Professioni dell’Editoria, tenuto da Guido Bosticco e Marco Dotti, all’interno del Corso Interdipartimentale di Laurea magistrale in Comunicazione Professionale e Multimedialità (CPM) dell’Università di Pavia. Il titolo del magazine è “Destinazione Luna”, in omaggio al titolo de Il Messaggero del 17 luglio 1969.

Quel giornale ancora oggi viene ricordato per la sua estetica innovativa e di avanguardia. E proprio a ciò che di nuovo si respira nel mondo è dedicato il magazine degli studenti, che sono stati aiutati nella progettazione da Matteo Riva, giovane protagonista della grafica italiana.

L’idea portante sulla quale i due docenti hanno condotto il corso – come in una lunga riunione editoriale, in cui discutere temi e argomenti, scegliere il taglio dei pezzi e definire gli articoli – si riassume nella parola “capovolgimenti”. Così recita l’editoriale: «Cambiamo opinione. Punti di vista. Talvolta cambiamo idea. Cambiamo il modo 
di rapportarci alle cose. Ma quando cambiamo prospettiva, sembra siano le cose a cambiare con noi: è un capovolgimento. A spiazzarci sono allora le cose o è il nostro sguardo sulle cose?» e ancora «Capovolgimenti rispetto a temi, opinioni, argomenti: punti cruciali messi in gioco e in questione da uno spostamento focale». E così, scorrendo il sommario, incontriamo articoli sul “Sistema Trump” di comunicazione, sul ritorno del vintage, sul concetto di “vetrinizzazione sociale” legata ai social network, sull’eutanasia, sui metodi di reclutamento dell’Isis e sui nuovi algoritmi in grado di scrivere e selezionare i libri best seller. E naturalmente molto altro.

«Approfondimenti, interviste, dati non mancano» affermano i due docenti «il lavoro degli studenti è stato molto meticoloso e gli articoli sono frutto di lunghe discussioni in aula e di lunghe ricerche a casa. Certo ci saranno errori e imprecisioni, come in ogni numero zero, ma va dato atto a questi ragazzi di aver realizzato qualcosa di concreto e professionale».

Il numero zero di “Destinazione Luna” sarà stampato in 100 copie, come prima tiratura, e sarà ristampato e distribuito su richiesta in tutta Italia, ma dal prossimo anno si pensa a una tiratura maggiore e alla possibilità di uscire come allegato a una rivista nazionale.

«Sceglieremo con i ragazzi del prossimo corso un nuovo tema che sia di ispirazione» concludono i docenti «ottimizzeremo i tempi, metteremo a punto la lunghezza degli articoli, coinvolgeremo sempre più docenti ed esperti, fino a raggiungere un livello sempre più alto: l’obiettivo è riaffermare la potenzialità di una rivista cartacea come strumento di riflessione ed anche come oggetto di culto. Ambizioso? Forse, ma se non lo fanno gli studenti chi lo può fare?».