Al lavoro “Modelling the topsoil carbon stock of agricultural lands with the Stochastic Gradient Treeboost in a semi-arid Mediterranean region”, pubblicato sulla rivista “Geoderma”, il premio CREA “Silvia Pacifici”. Tra gli autori anche il prof. Michael Märker del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia. Corresponding author Sergio Saia, ricercatore del CREA, Cerealicoltura e Colture Industriali.

Il lavoro, a firma di Calogero Schillaci, Luigi Lombardo, Sergio Saia, Maria Fantappiè, Michael Märker e Marco Acutis può essere richiesto gratuitamente a questo link: https://tinyurl.com/yb8j479d

In questo lavoro, è stata stimata la quantità di carbonio organico (SOC Stock) contenuto nei primi 30 cm di suolo dell’area agricola siciliana (circa il 60% del territorio) grazie a un dataset di tipo legacy gentilmente fornito dall’Assessorato Risorse Agricole e Alimentari della Regione Sicilia. Il SOC stock è una variabile ambientale strettamente relazionata con la capacità del suolo di sequestrare i gas serra dall’atmosfera e con la fertilità del suolo. Nell’areale siciliano, circa il 50% della superficie è destinata a seminativi. In questo lavoro abbiamo mostrato come la quantità (stock) di SOC è negativamente associata a piovosità medie relativamente basse (inferiori a 600 mm), temperature medie annue alte (superiori a 16°C) e pendenze crescenti, le cui condizioni si verificano spessissimo in vaste aree dell’Italia peninsulare mediterranea e insulare.

Questo lavoro ha una triplice valenza:

1) agronomica, a scala siciliana e comunque mediterranea, in quanto fornisce alcune chiavi di lettura per valutare l’effetto dell’uso del suolo sulla SOC e fornisce una prima mappa della SOC, sebbene questa vada ancora affinata;

2) una ambientale, in quanto fornisce informazioni dirette sull’influenza di alcune variabili naturali (temperatura, piovosità, pendenza, vegetazione potenziale, etc.) sulla SOC accumulata;

3) una politica, in quanto offre chiavi di volta agli amministratori per gestire l’accumulo di sostanza organica e quindi ridurre l’inquinamento atmosferico nel territorio siciliano e territori simili (es. Sardegna, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria) attraverso misure ad hoc di gestione dell’agricoltura che possano favorire gli usi del suolo che incrementano la SOC nelle aree agricole (es. colture arboree e sistemi colturali misti), destinare a forestazione aree coltivate con scarsa SOC e quindi fragili, e infine poter favorire misure di gestione conservativa del suolo (non prese in considerazione in questo lavoro ma con conclamato effetto positivo sulla SOC) nelle aree con scarsa SOC e con variabili ambientali che ne sfavoriscono l’accumulo.

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