Venerdì 17 novembre 2017, alle ore 17.00, presso la Biblioteca Universitaria di Pavia (Corso Strada Nuova, 65), si terrà l’evento “Abitare la bellezza”, a cura di: Legambiente circolo Il Barcè, Compagnia della Corte, Biblioteca Universitaria di Pavia, Nuova Libreria Il Delfino.
Tavola rotonda con l’ordinario di filosofia estetica dell’Università di Torino, prof. FEDERICO VERCELLONE, il sindaco di Pavia MASSIMO DEPAOLI e l’architetto LUCA MICOTTI.
La tavola rotonda sarà moderata da FEDERICA LA MANNA (Università della Calabria).
I lavori si apriranno con una conversazione di FEDERICO VERCELLONE dal titolo “Abitare la Bellezza”.
Città democratiche, imperiali, totalitarie, perverse, città di Dio, città leggendarie, città esclusive e inclusive… la storia del corpo della città procede con quella dell’abitare. Il corpo della città, le architetture, gli spazi delle relazioni, conoscono continui adattamenti messi in atto per abitare. Abitiamo stratificazioni, persistenze, rotture, e cancellazioni. Possiamo subire coercizioni da uno spazio cattivo o essere illuminati da uno spazio buono. Nei luoghi della città ci rispecchiamo. La città influenza la psiche degli abitanti e viceversa.
Il problema dell’abitabilità urbana si intreccia con il problema dell’abitabilità del mondo. A questo gioco non sfuggono oggi due questioni fondamentali: quella ecologica e quella della bellezza. Più di una coincidenza come ci mostrano tante periferie del mondo, brutte, inquinate e dolorose da abitare. Nesso, quello tra pensiero ecologico e pensiero estetico, intravisto da Federico Vercellone nel saggio Oltre la bellezza (il Mulino 2008) che delinea alcune possibili chiavi per superare la crisi vissuta dalla bellezza nel Novecento.
Il 17 novembre Federico Vercellone sarà ospite del Festival. La tavola rotonda cercherà con lui le parole giuste per rinnovare la percezione estetica che abbiamo della nostra città, del suo corpo, dei suoi spazi. Consapevoli che si tratta di materia difficile e sfuggente, ci chiederemo di quale bellezza abbiamo bisogno, quale bellezza possiamo ritrovare dopo le rotture del Novecento e la fertile epoca della pop-art, come riscoprire il centro e rinnovare le periferie e se e come la bellezza della città abbia ancora a che vedere con la bontà e la verità.