Presso l’Università di Cagliari, mercoledì 20 settembre 2017, si terrà un importante Convegno sul tema dell’alto potenziale “I discenti plusdotati a scuola. Realtà da riconoscere, includere e potenziare”, organizzato insieme al LabTalento dell’Università di Pavia, l’Associazione dei genitori Plus.dot.Azione Sardegna (https://www.plusdotazionesardegna.org), l’Associazione il “Doppio del cuore”, lo studio degli psicologi Kaleidos di Cagliari.
Sarà un’occasione di confronto e di sensibilizzazione rivolta a professionisti che a vario titolo si occupano di sviluppo, di plusdotazione, di talento e di alto potenziale cognitivo (ricercatori, psicologi, educatori, pediatri, neuropsichiatri e insegnanti) e ai genitori interessati.
Nel nostro Paese il tema della plusdotazione è ancora poco considerato soprattutto nei contesti scolastici, anche se la letteratura ci dice che i bambini/ragazzi ad alto potenziale cognitivo sono il 5-8% della popolazione scolastica = 1 per classe, distribuito su tutto il territorio nazionale, indipendentemente dall’estrazione etnica, culturale, economica e sociale della famiglia di appartenenza. Uno dei pregiudizi più comuni è rappresentato dall’idea che possedere un alto potenziale cognitivo comporti una garanzia di successo nella vita. In realtà il bambino plusdotato svilupperà il suo potenziale se e solo se viene precocemente identificato e il suo percorso accademico viene supportato.
La giornata avrà ospiti d’eccezione con la presenza dei proff. J. Renzulli. e S.M.Reis del Renzulli Center for Creativity, Gifted Education, and Talent Development dell’Università del Connecticut e ricercatori e docenti italiani, che da anni in Italia stanno lavorando insieme per introdurre metodologie e pratiche di insegnamento capaci di sostenere e sviluppare, in ottica inclusiva, il potenziale di ciascuno, non solo come opportunità per il singolo bambino, ma per l’intera società. Risulta evidente la necessità di divulgare informazioni chiare su questa tematica, già conosciuta e affrontata in tutto il mondo e soprattutto dagli altri stati europei.
I diversi punti di vista, che i relatori avranno modo di approfondire durante il convegno, avranno il comune obiettivo di sottolineare l’esigenza di sostenere il benessere cognitivo, emotivo, psicologico, sociale e valoriale di tutti i bambini e i ragazzi ad alto potenziale cognitivo, in un’ottica che dia rilievo alle risorse individuali e ne sostenga appieno lo sviluppo.