Sabato 13 maggio 2017, alle ore 15.00, presso la Sala Conferenze del Centro Congressi Fondazione Cariplo (via Romagnosi 9 – Milano), si terrà l’incontro “Determinismo e libero arbitrio. Pensare la libertà in un mondo complesso”.
Dialogo tra Gerard ‘t-Hooft (Nobel per la Fisica 1999), Emanuele Severino (emerito di filosofia presso l’Università di Venezia), Piero Coda (Preside dell’Istituto Universitario Sophia (Incisa in Val d’Arno, Firenze) e Presidente dell’Associazione Teologica Italiana.)
Pensare la libertà in un mondo complesso, richiede sempre più complessità di pensiero. E la complessità richiede confronto: con la filosofia e la teologia. Ne è convinto il premio Nobel per la Fisica del 1999, l’olandese Gerard ‘t-Hooft che, sabato 13 maggio, a Milano, dialogherà sul tema del libero arbitrio al crocevia di scienza, filosofia e teologia in un evento di grande rilevanza.
Con ‘t Hooft, le cui scoperte sono oggi messe a frutto anche nel campo dell’informatica (con i cosiddetti “computer quantici) parteciperanno al dibattito uno dei principali filosofi teoretici italiani, Emanuele Severino, e il teologo Piero Coda.
Che la filosofia abbia da imparare dalla fisica è un luogo comune. E sacrosanto. Perché se la filosofia intende comprendere il senso della scienza e della tecnica, scienza e tecnica deve in qualche modo conoscerle. Ma è vero anche l’inverso». Lo osserva Emanuele Severino, accademico dei Lincei, professore emerito di filosofia teoretica.
In una fase in cui da più parti si levano voci che prevedono che la fisica debba lasciare spazio a una Teoria del Tutto (TEO, Theoryof Everything), sarebbe davvero un destino singolare, anzi, osserva Severino, si toccherebbe addirittura il fondo della «povertà di pensiero se non ci si rivolgesse alla filosofia che, da sempre, è stata la Teoria del Tutto».
Quali, oggi, le “certezze” della scienza? Quali, le certezze dell’uomo? E la sua libertà ne esce rafforzata o compromessa?
Proprio per mettere in dialogo filosofia e fisica Milano ospita il 13 maggio prossimo un evento della massima rilevanza culturale:
Il Premio Nobel per la Fisica del 1999 Gerard ‘t Hooft, il filosofo Emanuele Severino e il teologo Piero Coda si confrontano su un tema che si trova ad un tempo alle radici della fisica, della meccanica quantistica – la più enigmatica teoria fisica – e alle origini stesse del pensiero occidentale: la contrapposizione e l’intreccio tra determinismo e libero arbitrio.
L’ingresso è libero ed è prevista la traduzione simultanea.
Modera: Filippo Magni (Università di Pavia)
Organizzazione: Associazione culturale Communitas www.communitasonline.org
Per informazioni e contatti stampa con i relatori: marco.dotti@unipv.it