Mercoledì 3 maggio 2017, alle ore 18.00, presso la Sala del Camino del Palazzo del Broletto (Piazza della Vittoria, 15 – Pavia), si terrà l’incontro “Elogio della materia. Per una storia ideologica della medicina”.
Medico, filosofo, saggista e docente universitario con il suo ultimo libro, “Elogio della Materia” (Casa editrice Edra), Giorgio Cosmacini mette in evidenza come la storia della filosofia e quella della medicina siano fortemente intrecciate. Su questo argomento l’autore discuterà con Stefano Cappa, Professore di Neurologia alla Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia.
Professore di Teoria e Storia della Medicina presso l’Università Vita – Salute San Raffaele Milano, Giorgio Cosmacini è ritenuto il maggiore storico della medicina italiano ed è autore di oltre 40 pubblicazioni di argomento storico, medico e filosofico. È anche collaboratore del Corriere della Sera, oltre a essere membro del Comitato scientifico di numerose riviste scientifiche, socio onorario della Società italiana di Igiene e Sanità pubblica e della Società italiana di Antropologia e socio emerito della Società italiana di Radiologia Medica.
Materia è un nome nato per esprimere una realtà percepita come esistente in natura o addirittura identificata con la natura medesima, il nome viene da tempi remoti ed è giunto fino a noi, appartenente al senso comune e via via problematizzato dal sapere scientifico. Vive dunque da secoli, incorporato nel linguaggio corrente, caricato di significati non sempre omogenei, divaricato in valori e disvalori. È nato così un altro nome, materialismo, espressivo dell’ideologia emergente dalla “materia” come attitudine mentale e comportamentale dell’uomo comune, o come scelta teoretica ed etica di questo o quel filosofo, o come “filosofia spontanea” di questo o quel fisico, chimico, biologo, medico. Vive anch’esso da secoli, talvolta apprezzato, spesso contrastato e svilito. Il vilipendio è provato dal fatto che esso pesa sovente come un gravame dispregiativo sulla persona alla quale si applica: “Sei un materialista!”. Questo libro intende riscattarlo da tale indebita squalifica, recuperandolo a ruolo cognitivo e a un orientamento di vita che non sono da disprezzare e che, quantunque trascurati, non sono affatto secondari nella storia della medicina.