Su Genome Biology è stato pubblicato il lavoro di sequenziamento e di annotazione del genoma di Ceratitis capitata, la mosca mediterranea della frutta. Tale specie, originaria dell’Africa sub-sahariana, ha una notevole capacità invasiva e di adattamento specialmente nelle regioni tropicali e sub-tropicali del mondo, causando gravissimi danni alla frutticoltura di numerosi paesi. Le infestazioni di questa specie sono prevenute e controllate dalla Tecnica dell’Insetto Sterile (SIT) come parte di Programmi Integrati di Pest Management (IPM).
Analisi genetiche e manipolazioni del genoma di questa mosca sono state condotte fin dagli anni ‘80 con lo scopo di rendere SIT sempre più efficace. Ceratitis capitata è stata la prima specie a essere geneticamente modificata dopo Drosophila melanogaster, e ha rappresentato il modello per la transgenesi di altre specie di insetti di interesse agrario e sanitario.
La ricerca è frutto di un consorzio iniziale tra il Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), il Baylor College of Medicine – Human Genome Sequencing Center e il Laboratorio di Genetica e Genomica degli Insetti del Dip.to di Biologia e Biotecnologie dell’Università di Pavia.
A questo consorzio hanno aderito altri 18 laboratori in Europa, Stati Uniti e Australia, nell’ambito di un’iniziativa internazionale denominata “i5K Initiative – Arthropod Genomes” che si propone di sequenziare e annotare 5.000 specie di Artropodi.
Questo lavoro rappresenta un’ampia risorsa per studi di base con indagini comparative di genomi di insetti e di evoluzione di famiglie geniche. È strumentale per lo sviluppo di metodi atti a identificare polimorfismi molecolari per studi popolazionistici, utili anche per determinare l’origine delle invasioni. Ancora, l’annotazione estensiva di set di geni potrà facilitare l’identificazione delle basi molecolari delle mutazioni nei ceppi usati per SIT e identificare nuovi target da utilizzare nel controllo delle popolazioni.
Il Laboratorio di Genetica e Genomica degli Insetti del Dip.to di Biologia e Biotecnologie si occupa da più di 30 anni dello studio della biologia della mosca mediterranea della frutta utilizzando approcci molecolari, e collabora con numerosi centri di ricerca sotto l’egida di Joint FAO/IAEA.
Papanicolaou A., Schetelig MF., Arensburger P., Atkinson PW., Benoit J.B., Bourtzis K., Castañera P., Cavanaugh J.P., Chao H., Childers C., Curril I., Dinh H., Vardhan H.D., Dolan A., Dugan S., Friedrich M., Gasperi G., Geib S., Georgakilas G., Gibbs R.A., Giers S.D., Gomulski L.M., González Guzmán M., Guillem Amat A., Han Y., Hatzigeorgiou A.G., Hernández Crespo P., Hughes D.S.T., Jones J.W., Karagkouni D., Koskinioti P., Lee S.L., Malacrida A.R., Manni M., Mathiopoulos K., Meccariello A., Murali S.C., Murphy T.D., Muzny D.M., Oberhofer G., Ortego F., Paraskevopoulou M.D., Poelchau M., Qu J., Reczko M., Robertson H.M., Rosendale A.J, Rosselot A.E., Saccone G., Salvemini M., Savini G., Schreiner P., Scolari F., Siciliano P., Sim S.B., Tsiamis G., Ureña E., Vlachos I.S., Werren J.H., Wimmer E.A., Worley K.C., Zacharopoulou A., Richards S., Handler A.M. – The genome of the Mediterranean fruit fly, Ceratitis capitata (Wiedemann), reveals insights into the biology and adaptative evolution of a highly invasive pest species. Genome Biology 17:192. DOI: 10.1186/s13059-016-1049-2