Come si fa a costruire una nuova editoria della cultura? Parte da questa domanda l’ottava edizione del Master in Professioni e Prodotti dell’editoria, organizzato dal Collegio Santa Caterina insieme al Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Pavia. Una riflessione proseguita con la lectio magistralis tenuta da Giuseppe Laterza – Presidente dell’omonima casa editrice (foto), in occasione dell’apertura del Master giovedì 12 febbraio 2015.
Una sana editoria della cultura è, secondo Laterza, pluralista: lascia cioè che tutte le idee vengano espresse, senza però esimersi dal prendere posizione ed avere una propria linea. «Un buon editore – ha detto – fa bei libri, e li vende. Il suo scopo è quello di far discutere, trasformare le idee in opinioni». Un valore, quello della letteratura, che si misura però sul lungo periodo poiché «a differenza ad esempio della televisione, il libro ha un bassissimo impatto suggestivo immediato.»
Giuseppe Laterza ha poi incoraggiato gli studenti a cercare l’innovazione, sfidando però con rispetto la tradizione: «dire che internet cambierà il mondo è una fesseria – ha aggiunto l’editore barese – non basta la tecnologia, è solo uno strumento. C’è bisogno di idee, per cambiare i costumi è necessario creare bisogni». Non solo eBook quindi, ma anche sperimentazione tra testo, immagine e multimedialità.
Un passo in questa direzione è LEA, la piattaforma della Casa editrice Laterza (lealaterza.it) che offre al lettore non solo un’ampia offerta di libri consultabili online, ma anche contenuti extra relativi all’opera, come tracce musicali o contributi video.
Al termine dell’incontro al Santa Caterina la presentazione del volume “Storie in copertina, Protagonisti e progetti della grafica editoriale”, pubblicazione della collana “Quaderni del Master di Editoria”, che racconta la storie e le tecniche della “faccia” dei libri: la copertina, il lato seducente che spesso convince ad acquistare un libro.
[Fonte UCampus http://ucampus.unipv.it/?p=11010]