Quest’anno la campagna di crowdfunding di Universitiamo – la piattaforma dell’Università di Pavia attraverso cui si possono sostenere, anche con un piccolo importo, progetti e attività di ricerca scientifica – interesserà anche un progetto pensato da Rossella Nappi, professore associato e responsabile del Centro di Ricerca per la Procreazione Medicalmente Assistita della Clinica Ostetrica e Ginecologica del San Matteo.
Il progetto è denominato “Madri oltre il tempo della malattia”: i fondi raccolti consentiranno di implementare la strumentazione, le tecnologie e le attività del Centro con l’obiettivo di potenziare l’assistenza ai pazienti oncologici o con patologie severe che interferiscono con la fertilità futura.
Oggi sempre più donne giovani superano la sfida di malattie che un tempo avrebbero spezzato ogni sogno di maternità. Gli enormi progressi in tema di prevenzione, diagnosi precoce e terapie sempre più conservative non hanno però cancellato il rischio della menopausa prematura che può accompagnarsi alla cura di talune malattie tumorali e non. Nell’ovaio ogni donna conserva il patrimonio di cellule destinato alla riproduzione che può essere danneggiato dagli interventi medici salvavita.
Come lanciare il progetto maternità oltre l’ostacolo della malattia? Oggi è possibile grazie alla crioconservazione delle cellule uovo contenute nello scrigno dell’ovaio, ogni qual volta i tempi di diagnosi e cura lo consentono. La procreazione medicalmente assistita permette di prelevare in modo rapido e sicuro le cellule uovo e di conservarle intatte fino a quando la donna avrà superato la malattia e sentirà il desiderio di diventare madre. Inoltre, non si deve dimenticare che anche i partner maschili possono dover affrontare patologie i cui trattamenti mettono a rischio la fertilità futura e, pertanto, è possibile crioconservare il liquido seminale. Generare informazione e consapevolezza su di un tema così importante per la vita di tutti noi è un dovere del medico specialista in tema di fertilità per preservare la capacità riproduttiva in un Paese dove si programma di “avere un bambino” sempre più tardi e, dunque, con potenziali maggiori rischi e difficoltà.
Il centro di ricerca per la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) dell’IRCCS Fondazione Policlinico San Matteo del Dipartimento di Scienze Cliniche, Chirurgiche, Diagnostiche e Pediatriche dell’Università di Pavia sta dando impulso, grazie alla lungimirante ristrutturazione dei locali della vecchia sala parto della clinica ostetrica e ginecologica, a un programma dedicato a tutte le donne a rischio di menopausa prematura e di uomini con malattie oncologiche che mettono a rischio la fertilità futura.
Serve l’aiuto di tutti per dare spazio e tempo alla realizzazione di questo progetto che va ad affiancarsi al carico di attività di routine dedicato alle coppie infertili. È necessario implementare le attrezzature e il personale dedicato alla PMA, perché abbiamo bisogno di una dimensione spazio-tempo tutta dedicata a questi malati; per loro, infatti, la tempestività è fondamentale. Nel contempo è importante continuare a studiare le migliori strategie metodologiche di crioconservazione dei gameti femminili e maschili al fine di preservare un materiale quanto più simile a quello “a fresco”, quando i malati saranno guariti.
Per maggiori informazioni e per donare visita il sito di Universitiamo https://universitiamo.eu/campaigns/madri-malattia
Universitiamo è nata il 28 novembre 2014 e in poco meno di due anni, 10 progetti sui 17 sono stati largamente finanziati, raccogliendo più di 300.000 euro, con la partecipazione di oltre 2.000 donatori.