Come funziona il linguaggio? Come agisce il nostro pensiero quando ascoltiamo? L’esigenza di comprendere la struttura del linguaggio e i meccanismi attivati dal cervello per comprenderlo è ancora oggi alla base di numerosi studi e ricerche. Alcuni tra i protagonisti delle neuroscienze contemporanee si sono dati appuntamento a Pavia (Sala del Camino – Palazzo del Broletto, Piazza della Vittoria 15) , il 14 e 15 luglio 2016, per confrontarsi su questo tema, con un particolare sguardo al ruolo delle grammatiche artificiali nella comprensione della struttura del linguaggio; un confronto che potrebbe aprire la strada a nuovi ambiti di ricerca.
Organizzato da N.E.t.S, il centro IUSS di Neurocognizione, Epistemologia, e Sintassi Teorica, il workshop “Grammatiche artificiali in umani, animali e macchine” sarà focalizzato sul linguaggio, considerando sia modelli astratti di computazione (Gerarchia di Chomsky e Teoria degli Automi) che implementazioni di linguaggi inventati basati su grammatiche artificiali.
Ogni relatore presenterà la sua visione personale sul tema, spaziando da soluzioni formali al problema del processamento, sviluppo ed evoluzione del linguaggio (Robert C. Berwick, Cristiano Chesi, Andrea Moro e Marco Tettamanti), al ruolo dell’apprendimento delle Grammatiche Artificiali nelle popolazioni cliniche (Stefano Cappa).
Il workshop sottolineerà l’evidenza neurofisiologica legata alle differenti proprietà delle Grammatiche Artificiali sia in fase di apprendimento che di processamento negli esseri umani (Stanislas Dehaene, Angela Friederici), nei primati (Dehaene) e in altre specie animali (Giorgio Vallortigara).
Le grammatiche artificiali – Cosa sono e a cosa servono
Con il termine “Grammatiche Artificiali” ci si riferisce, in particolare, a quelle descrizioni formali volte a spiegare la struttura di lingue “giocattolo”, lingue cioè che possono non impiegare il lessico delle lingue umane oppure che sottostanno a regole “non naturali”, ovvero non attestate in nessuna lingua umana.
Le numerose proprietà delle diverse grammatiche artificiali sono alla base delle riflessioni sulla struttura delle lingue umane e permettono di progettare esperimenti di laboratorio utili a testare il livello di complessità del sistema di processamento linguistico umano, a valutarne la flessibilità in contesti di apprendimento di regole nuove e inventate e a compararne l’efficienza rispetto al processamento che delle stesse strutture riescono a fare le macchine dotate di precisi algoritmi più o meno semplici.