Il Coordinamento per il Diritto allo Studio – UDU, grazie al contributo concesso dalla Commissione Permanente Studenti dell’Università di Pavia nell’ambito del programma per la promozione delle attività culturali e ricreative degli studenti, organizza 4 serate in cui si svolgerà un festival musicale per band universitarie. L’ultimo appuntamento (a recupero di quelli rinviati causa maltempo) è previsto martedì 24 maggio 2016 nel Cortile Teresiano dell’Università di Pavia (Piazza Leonardo da Vinci) alle ore 21.00.
Gabriele Avogadro
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A conferma dell’ottima riuscita delle precedenti edizioni, l’UMF ha raggiunto il 13° anno di vita, classificandosi così tra le più longeve iniziative culturali proposte dagli studenti dell’Ateneo pavese.
Il concorso è aperto ad artisti e gruppi con almeno il 25% dei componenti iscritto all’Università degli Studi di Pavia. Sono selezionate dodici band universitarie che suoneranno, tre per ogni sera, durante le quattro serate che il Festival propone. La selezione delle band avviene mediante un bando, aperto a gruppi di tutti i generi musicali, con canzoni proprie. Tra i gruppi che hanno inviato le proprie registrazioni (l’iscrizione è gratuita) una giuria seleziona gli otto gruppi più interessanti.
A ogni serata una giuria composta da quattro giudici (operatori del settore, esperti musicali e giornalisti o professori dell’Università degli studi di Pavia) e una giuria popolare sceglieranno la band vincitrice.
Da anni questo festival dà la possibilità alle band emergenti universitarie di esibirsi in un luogo e con un palco degni di musicisti e con un pubblico di studenti, e costituisce una vetrina sul territorio locale per i gruppi emergenti.
In onore della tredicesima edizione dell’UMF, insieme alle band emergenti quest’anno calcheranno il palco studentesco alcune tra le formazioni musicali che hanno vinto le precedenti edizioni del festival.
Le quattro serate a partecipazione gratuita permetteranno come ogni anno non solo di far suonare band che altrimenti avrebbero difficoltà a trovare spazio ma anche di esprimere generi musicali che troppo spesso passano in secondo piano.
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