L’Università di Pavia assegna al “Caimano del Lario” il Premio Sport e Impegno sociale, prima edizione. Il riconoscimento sarà conferito lunedì 2 febbraio 2015 ore 17.00, durante la cerimonia di apertura dell’Anno Accademico Sportivo.
Un’impareggiabile carriera da atleta e alfiere dell’impegno sociale: questa in sintesi la motivazione che ha portato il Comitato del Premio ATLETICO ad assegnare a Leardo “Leo” Callone la prima edizione del riconoscimento dell’Università di Pavia per lo sport e per l’impegno sociale.
Lunedì 2 febbraio intorno alle 17.00, nell’ambito della cerimonia di apertura dell’Anno Accademico Sportivo (inizio alle ore 16.00 in Aula Magna), la presidente del Corso di Laurea in Scienze Motorie e Delegato del Rettore allo Sport, Disabilità ed Esigenze speciali Marisa Arpesella e il presidente del Panathlon Club Pavia Lucio Ricciardi consegneranno al nuotatore lariano l’opera d’arte progettata dal designer pavese Luciano Ferro, simbolo del Premio.
Classe 1945, originario di Mandello del Lario (Lecco), Leo Callone ha cominciato a gareggiare nel nuoto nel 1958 e alle soglie dei 70 anni è ancora in attività.
Le sue imprese, tra cui la traversata della Manica (record italiano) nel 1981 e del lago Atitlan in Guatemala (primo al mondo) nel 1996, le Olimpiadi Masters di Melbourne nel 2002 e, nel 2013, il record dei 100.000 chilometri a nuoto nelle acque di casa, gli sono valse l’appellativo di “Caimano del Lario”.
Il suo palmares annovera diversi primati italiani e del mondo Categoria Masters nel nuoto di fondo e di gran fondo, 3 bronzi mondiali in acque libere, 19 titoli italiani in vasca e diverse maglie azzurre. Dal 2000, dopo la prematura scomparsa del figlio Nicola in un incidente stradale, Callone ripensa la sua attività sportiva e intraprende le “Bracciate per la vita”, la prima delle iniziative con cui contribuisce alla costruzione di un ospedale in Guatemala.
“Seguiamo da tempo le imprese di Leo Callone – commenta Marisa Arpesella – e siamo particolarmente felici di assegnare a lui il premio Atletico: la sua carriera è un compendio dei valori che attraverso l’insegnamento vogliamo trasmettere ai nostri studenti e ricercatori: lealtà, competitività, solidarietà”.
Il primo contatto con l’Università di Pavia risale al 1981, proprio in occasione della traversata della Manica, che prepara in collaborazione con l’Istituto di Fisiologia Umana. Da allora Pavia, dove peraltro ha studiato e si è specializzata la moglie Angela, è rimasto un punto di riferimento nel suo universo di atleta e di sportivo.
Nel 2014 è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica dal Presidente Giorgio Napolitano.
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ATLETICO – Premio Sport e Impegno sociale
ATLETICO è il riconoscimento che l’Università degli Studi di Pavia assegna a un atleta, uno sportivo o una personalità del mondo dello sport che si sia distinto per i suoi speciali meriti in ambito sociale.
Viene conferito ogni anno, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico sportivo, da una speciale Giuria presieduta dal Rettore in carica (prof. Fabio Rugge), dal Delegato del Rettore per Sport, Disabilità ed Esigenze speciali (prof.ssa Marisa Arpesella), dal Presidente del Cus Pavia (prof. Cesare Dacarro) e dal Presidente di Panathlon Club Pavia (prof. Lucio Ricciardi).
Il Premiato viene selezionato tra una rosa di candidati che rispondano al profilo dell’atleta che, attraverso la leale competizione e nel rispetto dell’etica sportiva, abbia contribuito a un reale miglioramento delle condizioni di vita e al patrimonio culturale della comunità.
Le sue azioni devono essere di ispirazione per giovani studenti e atleti che nel premiato riconosceranno modelli di comportamento riferibili a un universo di valori condivisi quali la promozione e l’inclusione sociale, la solidarietà, l’eccellenza in campo scientifico e culturale.
Il Premio, intitolato “Albero” è un’opera d’arte in acciaio inox intagliato, progettato dal designer pavese Luciano Ferro.
CV Leo Callone e Motivazione Premio
