Quest’anno ricorre il 50° anniversario del Centro Manoscritti dell’Università di Pavia, fondato da Maria Corti. Per l’occasione al via un’edizione speciale di «Parole al centro», il ciclo di incontri sulla scrittura letteraria che quest’anno ha ospiti del tutto eccezionali.

L’istituzione del “Centro di ricerca sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei” dell’Università di Pavia è stata formalizzata con Decreto Rettorale del 24 gennaio 1980, ma già alla fine degli anni Sessanta Maria Corti, docente dell’ateneo pavese, concepì l’idea di creare il Fondo Manoscritti di autori novecenteschi, che fu ufficialmente riconosciuto con Atto Notarile presso l’Università di Pavia nel 1973. Al nucleo originario appartengono alcuni preziosi block-notes del poeta Eugenio Montale, varie redazioni autografe della novella La Madonna dei filosofi di Carlo Emilio Gadda e l’edizione postillata di Mio cugino Andrea di Romano Bilenchi. Oggi il Centro conserva più di duecento fondi d’autore.

Il Centro custodisce ricche raccolte di materiale documentario relativo agli scrittori degli ultimi due secoli (manoscritti, dattiloscritti, epistolari, prime edizioni, fotografie, disegni, dipinti ecc.). Accanto alle carte degli scrittori sono state acquisite anche quelle di studiosi, artisti, scienziati, editori, riviste e istituzioni culturali. Particolare rilevanza per quantità e qualità assume la sezione degli epistolari e dei carteggi. Il Centro possiede inoltre una biblioteca specializzata, costituita principalmente da biblioteche d’autore (a partire da quella di Maria Corti), particolarmente ricca di edizioni novecentesche e di strumenti bibliografici e di consultazione.

L’idea legata a questo ciclo di incontri è quella di continuare la tradizione inaugurata da Maria Corti. Una tradizione che ha sempre affiancato allo studio dei testi del passato un serrato confronto con la letteratura dell’oggi. Una sorta di filologia del presente che, dialogando con gli scrittori e le scrittrici, mette al centro i nuovi usi della parola letteraria.

Tra gli ospiti degli anni scorsi anche Paolo Giordano, Helena Janeczek, Valerio Magrelli, Dacia Maraini, Nicola Lagioia, Alessandro Piperno, Sandro Veronesi. Quest’anno, ad aprire la rassegna ci sarà il premio Pulitzer Jhumpa Lahiri che ha scelto di scrivere i suoi libri più recenti in lingua italiana. Poi sarà la volta di Laura Pugno, di Francesco Pecoraro e dei premi Strega Mario Desiati e Edoardo Albinati.

Racconteranno del loro rapporto con la scrittura e con il processo creativo, portandoci a scoprire quel mondo di parole che precede la pubblicazione di un’opera e rimane nascosto dietro alle righe delle pagine a stampa. Le parole degli appunti, magari scritti ancora a mano su foglietti di fortuna o quelle di cui resta memoria solo nei vecchi file. Parole scartate, anche se ormai di carta se ne usa sempre meno e parole trovate via via nel lungo percorso che accompagna la nascita di una nuova storia. Dall’inchiostro ai bit. Parole amate e odiate, scelte per rappresentare il carattere di un personaggio o per rendere un determinato tipo di emozione.

Tutti viviamo di parole, ma gli scrittori e le scrittrici più di ogni altro. Ed è con loro che, in quest’epoca in cui pochi se ne prendono cura, vogliamo riportare le parole al centro.

Calendario degli incontri:

  • 23 febbraio Jhumpa Lahiri.
  • 9 marzo Laura Pugno.
  • 23 marzo Francesco Pecoraro.
  • 30 marzo Mario Desiati.
  • 20 aprile Edoardo Albinati.

Tutti gli incontri si terranno alle ore 18:00 nell’Aula magna dell’Università di Pavia.

Tutti gli incontri saranno trasmessi nel canale YouTube dell’Università.

L’ingresso è libero.

Locandina “Parole al centro” 2023