Sabato 10 ottobre 2015 il Museo per la Storia dell’Università di Pavia (Palazzo Centrale , Strada Nuova, 65) sarà aperto al pubblico dalle 15.30 alle 19.00 e propone una visita guidata su un argomento che nel corso dei secoli ha assunto dimensioni sempre più significative in ambito medico, la sperimentazione “Do o nego il consenso… La sperimentazione clinica nel passato e nel presente”.

Tema oggi di attualità ampiamente dibattuto, la sperimentazione clinica, è quello che vogliamo proporre con una duplice lettura in chiave storica e moderna.

Sempre più spesso, infatti, i pazienti cercano di avere maggiore consapevolezza delle terapie prescritte dai medici e sono coscienti del potenziale contributo che potrebbero dare per sperimentare nuovi farmaci, terapie o dispositivi medici. Molti vivono nella speranza di entrare in protocolli di sperimentazione pur di raggiungere la guarigione da patologie ancora oggi prive di cure.

La ricerca clinica oggi ‘arruola’ pazienti consapevoli per le sperimentazioni, in un contesto controllato e rigoroso.

Nei secoli passati questo rigore era sconosciuto: la medicina, di fronte alle grandi sfide terapeutiche, si è trovata a dover inevitabilmente coinvolgere nelle indagini anche i pazienti, spesso decisamente  inconsapevoli.   La storia della medicina ci ha lasciato alcuni esempi di rudimentali, ma talvolta decisive, sperimentazioni cliniche: è il caso ad esempio della lotta contro il vaiolo, malattia terribile che, quando risparmiava la vita, lasciava spesso segni indelebili.

Prima della vaccinazione messa a punto da Edward Jenner nel 1796, nota ai più perché praticata ancora nella seconda metà del Novecento, in Europa veniva usata la vaiolazione, pratica rischiosa che veniva dalla lontana Turchia, la cui efficacia fu testata in Inghilterra per volontà di re Giorgio I su alcuni prigionieri e trovatelli.

I marinai inglesi furono poi utili al chirurgo scozzese James Lind per provare una cura efficace contro lo scorbuto e, nel secolo scorso, furono numerosi i braccianti italiani coinvolti nelle sperimentazioni per l’efficacia delle cure contro la malaria.

Sulle tracce di queste storie, strettamente connesse con le più ampie vicende della società italiana ed europea, lasciate nella collezione di medicina all’interno del Museo per la Storia dell’Università si snoda la visita guidata proposta per sabato 10 ottobre alle ore 17.00. A seguire il prof. Mario Comelli, docente di statistica medica ed epidemiologia clinica dell’Università di Pavia, introdurrà una breve conversazione sul tema delle attuali sperimentazioni cliniche. Il professore discuterà con i presenti diversi aspetti etici e scientifici dei protocolli sperimentali: perché serve la sperimentazione clinica? Quali sono i principali diritti dei soggetti sperimentali ed i possibili vantaggi per il loro cammino terapeutico? questi e altri saranno i quesiti affrontati nel corso del pomeriggio.

Info: museo.storico@unipv.it   tel. 0382 984707 – Ingresso Gratuito

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