Talvolta gli aspetti più profondi della fisica non sono da ricercare nei grandi laboratori della fisica delle alte energie o nelle profondità del cosmo. È la complessità della realtà che ci circonda che fornisce l’altro grande paradigma della fisica moderna: la ricerca nell’infinitamente complesso. Il premio Nobel per la Fisica 2021 conferito a Giorgio Parisi riguarda l’importanza crescente del ruolo della complessità nella scienza.

Giorgio Parisi è fra i più autorevoli fisici teorici in Italia e nel mondo, si è occupato di fisica delle particelle elementari e di meccanica statistica, campi dove ha dato dei contributi estremamente importanti e che gli hanno valso moltissimi riconoscimenti internazionali. Ma l’Accademia Reale Svedese delle Scienze ha voluto premiarlo soprattutto per i contributi innovativi alla comprensione dei sistemi fisici complessi, in particolare per la scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici dalla scala atomica alla scala planetaria. Interazione che è la chiave per la comprensione del sofisticatissimo meccanismo alla base della modellazione fisica del clima terrestre, che è valso a Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann l’altra metà del premio Nobel per la Fisica 2021.

Il Dipartimento di Fisica e Dottorato in Fisica è particolarmente felice di questo riconoscimento a Giorgio Parisi e desidera qui ricordare la sua visita a Pavia, il 18 e il 19 ottobre del 2018, per la Lectio Magistralis di inaugurazione dei Colloquia del Dottorato di Ricerca in Fisica e per ricevere la Medaglia d’oro Voltiana del Dottorato in Fisica. Due giornate intense culminate con una magnifica Lezione Voltiana(*) dal titolo “Alcuni ricordi personali della fisica del secolo scorso”, una presentazione vivace e coinvolgente sullo sviluppo della fisica negli ultimi decenni, sviluppo a cui Giorgio Parisi ha così attivamente contribuito.

(*) Il video della conferenza è reperibile online all’indirizzo:
https://fisica.unipv.it/Eventi/Lezione-Voltiana-Parisi-18-10-2018.htm

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