È in corso uno studio multidisciplinare da parte di ricercatori del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali, del Dipartimento di Studi Umanistici e del CISRiC dell’Università di Pavia su una pergamena medievale ritrovata in un volume seicentesco custodito presso la Biblioteca Universitaria di Pavia – MIBACT.

Il documento, costituito da un bifoglio in pergamena riciclato come coperta di un libro a stampa del 1601, rappresenta il reperto più interessante ritrovato nel corso di una perlustrazione svolta da Giuseppe Mascherpa, ex assegnista pavese, e Federico Saviotti, ricercatore del Dipartimento di Studi Umanistici, nel Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria, dove si conservano decine di migliaia di volumi dei secoli XVI-XIX. La perlustrazione ha permesso di individuare, oltre alla pergamena, un certo numero di frammenti medievali di riuso, contenenti testi latini e, in minor misura volgari, in italiano e francese.

La prima delle due carte visibili al momento del rinvenimento presenta 14 pentagrammi tracciati in rosso, ma è del tutto priva di testo e musica. La seconda carta, preparata nello stesso modo, contiene invece quattro componimenti lirici francesi – due virelais e due rondeaux, tutti monostrofici – con notazione polifonica. Il distacco della pergamena, eseguito dalla restauratrice Francesca Toscani, ha portato alla luce, sulla prima carta della facciata incollata, la trascrizione di due voci di un Credo polifonico (testo latino e notazione musicale); la seconda carta, come la corrispondente già visibile, presenta rigatura e 14 pentagrammi, ma non è stata riempita.

Nell’ambito del progetto ERC “European Ars Nova, Multilingual Poetry and Polyphonic Song in the Late Middle Ages” (www.europeanarsnova.eu), Antonio Calvia, del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali, e Federico Saviotti stanno attualmente conducendo uno studio interdisciplinare (paleografico, codicologico, filologico, musicologico) della pergamena, le cui prime risultanze verranno presentate in occasione del convegno internazionale MedRen2021. Medieval and Renaissance International Music Conference (Universidade Nova di Lisbona, 5-9 luglio; https://medren2021lisbon.hcommons.org/).

Scopi principali di tale studio sono la pubblicazione dei testi e delle musiche e, se possibile, la ricostruzione dell’origine del bifoglio. In tal senso, si riveleranno preziose le informazioni ricavabili dalla campagna analitica alla quale il reperto viene sottoposto in questi giorni presso il Laboratorio Arvedi di Diagnostica non Invasiva del CISRiC (Centro Interdipartimentale di Studi e Ricerche per la Conservazione del patrimonio culturale dell’Università di Pavia, http://cisric.unipv.it/index.php).

Le analisi sono coordinate dal Prof. Marco Malagodi, responsabile delle attività di ricerca del Laboratorio e afferente al Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali. In particolare, vengono condotte indagini diagnostiche non invasive per la caratterizzazione degli inchiostri, dei pentagrammi e dei pigmenti presenti sulla pergamena e indagini di imaging iperspettrale e multispettrale per la ricostruzione delle parti mancanti e per una valutazione generale dello stato di conservazione della pergamena medievale.