Giovedì 22 aprile 2021, alle ore 21.00, si terrà l’incontro “Lo stato di salute degli atenei turchi tra ingerenze politiche e arresti studenteschi”, nell’ambito del ciclo “Dov’è finita la libertà accademica?”

Spesso diamo per scontato che le Università siano i luoghi della libertà di pensiero, della libertà di parola e della libertà di scegliere il proprio percorso di ricerca. Spesso, invece, non è così. In Egitto è detenuto Patrick Zaki, studente dell’Università di Bologna. Cinque anni fa in questo paese fu ucciso Giulio Regeni, che stava compiendo ricerche per il dottorato.

Giulio e Patrick non sono le uniche vittime delle autorità egiziane: negli ultimi anni il regime ha compiuto svariati attacchi contro le università, tenute sempre sotto stretta sorveglianza.

Da cinque anni, in Turchia è Erdogan a poter nominare il rettore delle università. Nei mesi scorsi gli studenti dell’Università Bogazici hanno protestato contro l’imposizione di un rettore fedelissimo al presidente. Centinaia di studenti sono stati arrestati, ma questi fatti non sono che la punta dell’iceberg: da anni in Turchia si assiste a chiusure di atenei, incarcerazioni e arresti di docenti. In Bielorussia le proteste contro la rielezione di Lukaschenko hanno portato all’espulsione di decine di studenti dagli atenei. Il presidente ha esplicitamente dichiarato che “chiunque abbia preso parte alle manifestazioni non autorizzate perde il diritto di essere studente”.

L’associazione Coordinamento per il Diritto allo Studio – UDU Pavia, assieme a Inchiostro, ADI e Radio Aut, approfondiscono quello che sta succedendo in questi paesi sotto lo sguardo indifferente dell’Italia e dell’Europa.

Le conferenze si terranno in diretta sui canali Youtube e Facebook del Coordinamento per il Diritto allo Studio – UDU Pavia.

Locandina

[Foto di www_slon_pics da Pixabay]
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