Condividiamo l’appello del network Scholars at Risk (SAR) – cui l’Università di Pavia partecipa attivamente – per fermare l’esecuzione di uno studioso iraniano, Ahmadreza Djalali, che ha lavorato anche presso l’Università del Piemonte orientale.
“La notizia dell’imminente esecuzione del nostro collega iraniano Ahmadreza Djalali ci ha sconvolti e come libero Ateneo siamo vicini a lui e alla sua famiglia. Ci auguriamo che il nostro appello per il suo immediato rilascio non rimanga inascoltato.”
(Prof.ssa Antonella Forlino, Prorettrice all’Internazionalizzazione – Università di Pavia).
Nelle ultime settimane si è intensificata una campagna a sostegno della sua liberazione, anche viste le deteriorate condizioni di salute.
Negli ultimi due giorni si è avuta notizia del trasferimento del Dr. Djajali in un carcere diverso da Evin, e potrebbe essere trasferito a breve presso il carcere Rajai Shahr per l’esecuzione della condanna.
Questo è segnalato da tutte le fonti, compresa la moglie e varie sezioni di Amnesty International, come uno sviluppo gravissimo.
SAR Italia ha compiuto alcune alcune azioni:
– scritto all’ambasciata iraniana in Italia chiedendo la scarcerazione per motivi di salute;
– invitato CRUI ad intervenire presso la stessa ambasciata;
– avvisato degli sviluppi le senatrici Cattaneo e Binetti che hanno seguito le attività di advocacy di SAR
La Federazione Italiana per i Diritti Umani FIDU ha chiesto di appoggiare una petizione che sarà inviata all’alto commissario europeo Borrel, chiedendo una presa di posizione da parte delle istituzioni europee.
Intanto SAR International sta predisponendo una petizione per i membri del Parlamento Europeo, che sarà appoggiata da SAR Italia.
La situazione è davvero grave. La comunità internazionale a difesa della libertà accademica ha in queste ore una grande responsabilità.
Giovedì 26 novembre 2020, alle 18.00, davanti al municipio di Novara, in via Rosselli 1, si svolgerà un sit in a cui parteciperanno anche il Rettore dell’Università del Piemonte Orientale, Giancarlo Avanzi, e il sindaco Alessandro Canelli.
Condividiamo qui il comunicato stampa diffuso da SAR International:
Iran: Halt execution and release disaster medicine scholar Ahmadreza Djalali
E il comunicato di Amnesty International:
[Aggiornamento del 2 dicembre 2020] Amnesty International ha segnalato che la situazione si sta facendo ancora più preoccupante:
The judge overseeing the implementation of the death sentence has said the authorities have given an “order” for Ahmadreza Djalali’s transfer from Tehran’s Evin prison to Raja’i Shahr prison in Karaj today, December 1, between 5 and 6 PM Iran time to proceed with his imminent execution. The authorities have said that Ahmadreza Djalali is barred from all visit is from his family and lawyer, which has triggered concerns about his execution taking place in secret. In response to these growing fears, the judge overseeing the implementation of the death sentence told his lawyer today that Ahmadreza Djalali’s family would be granted a last visit before the death sentence is carried out. The threat of execution will loom closer than ever once Ahmadreza Djalali is transferred to Raja’i Shahr prison.