Al giocatore d’azzardo si associano figure ormai un po’ invecchiate, come il nobile decaduto che dilapida le ultime fortune nelle notti del casinò. Le cose oggi non stanno più così, sottolinea Marco Dotti – e non solo perché, di nobili decaduti, in circolazione non ce ne sono poi molti.

La dipendenza dal gioco, oggi, è creata e indotta da un’intera architettura economico-sociale.

Interrogarsi su questo fenomeno getta luce non solo e non tanto su problemi di psicologia individuale, ma sul modo in cui è (dis)organizzata la nostra vita associata nel suo complesso.

Il video è online sul canale YouTube della Scuola IUSS e sul sito internet alla sezione IUSS On Air.

Introduce:
Alfredo Tomasetta
Professore Associato in Filosofia e Teoria dei Linguaggi
Scuola Universitaria Superiore IUSS

Interviene:
Marco Dotti
Giornalista e Docente di Professioni dell’Editoria
Università degli Studi di Pavia

 

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