Lunedi 1 giugno 2015 nella “Piazza della Biodiversità di SLOW FOOD (stand 152, nei pressi della porta Roserio, in fondo all’esposizione) è stato presentato al pubblico dell’Expo uno degli ortaggi ormai più famosi e blasonati della Provincia di Pavia: la cipolla rossa di Breme, detta anche la “dolcissima”, per il suo sapore dolce e poco piccante, tanto da essere gradita a tutti i palati anche cruda, compresi i bambini.

Si tratta di una delle poche cipolle precoci del Nord Italia, simile alla ben nota Cipolla di Tropea dalla Calabria (IGP), ma da questa ben distinta per la forma (quella di Breme è tonda, quella di Tropea è lunga), ma soprattutto sul piano genetico. Infatti uno studio promosso dall’Università di Pavia ha dimostrato la sua indipendenza e distinguibilità, che fa di questa antica cultivar pavese un ortaggio di gran pregio. Essa è ben individuabile anche sul piano del “marchio d’origine”, sia sul piano del territorio locale (è una DeCo Denominazione d’origine Comunale, è nel così detto Paniere Pavese promosso dall’Amministrazione provinciale), sia nazionale ed europeo: dal 2014 è iscritta all’albo varietale speciale delle “Varietà da conservazione” gestito dal Ministero dell’Agricoltura, MIPAAF. Infatti, prima cultivar ortiva in Lombardia, il Ministero dell’Agricoltura l’ha iscritta in questo registro speciale per antiche cultivar locali, che la rende ormai famosa in tutta l’Italia e anche l’Unione Europea, riconoscimento difficile da ottenere e di gran prestigio (un po’ un DOP o IGP, ma riservato a cultivar locali, in pericolo di estinzione, per tentare di salvarle e rilanciarle).

Testimonial ad Expo per la Cipolla di Breme sono stati in primis il Sindaco di Breme, Franco Berzero, oltre a vari agricoltori del posto, nonché il Prof. Graziano Rossi (botanico del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia), che segue dal 2009 un progetto di conservazione e rilancio, infine uno chef stellato pavese, Eleonora Federici, già partecipante alla trasmissione televisiva “Master Chef”. La Federici ha illustrato ad Expo diversi piatti a base di cipolla di Breme e ha annunciato la possibilità di assaggiarla per tutti alla 33esima Sagra che si tiene a Breme dall’11 al 21 Giugno.

Il Prof. G. Rossi ha evidenziato come questa cultivar, unica in Italia e al mondo, non rischi più di estinguersi, come in passato, negli anni ’70, perché è ormai pienamente attivo un piano di conservazione integrato on farm , con gli agricoltori di Breme, ma anche in Banca del Germoplasma, con semi depositati fin dal 2009 dagli agricoltori di Breme nei freezer dell’Università di Pavia, all’Orto Botanico, che ne garantiscono la sopravvivenza per centinaia d’anni.

La cipolla di Breme resta in mostra ad Expo fino a settembre, grazie alla sua coltura direttamente in posto, nelle aiuole dello spazio di Slow Food.

Per maggiori informazioni: Sindaco del Comune di Breme (Pavia).

Condividi su: