“Come può una città con un rapido sviluppo dell’invecchiamento affrontare la relazione non coordinata tra la crescita della popolazione anziana e lo sviluppo urbano? Sichuan Road, Nanjing Road e Huaihai Road sono da sempre state le tre principali strade commerciali di Shanghai, ma a causa di un lento sviluppo negli ultimi anni, Sichuan Road non è stata in grado di adeguarsi ai nuovi canoni delle realtà commerciali che invece hanno continuato a proliferare e ingrandirsi nelle attuali principali arterie commerciali di Shanghai.

Due studenti dell’Università di Pavia, Mattia Mangia e Federico Gugliotta, insieme ad altri studenti internazionali provenienti da Berlin University of Technology, National University of Singapore, Strasbourg National Higher Building School, e Tongji University, hanno partecipato a un corso universitario, il cui contenuto principale ha riguardato la strategia di rivitalizzazione della strada commerciale di North Sichuan Road tramite un intervento di design su scala urbana, con target d’età ampio. Gli studenti del Design Studio sono stati, dunque, incaricati di fornire una risposta per mezzo di un progetto.

L’attività si è svolta nell’ambito del settimo ciclo del programma Double Degree in Building Engineering and Architecture tra l’Università degli Studi di Pavia e la Tongji University, il cui responsabile e coordinatore è il Professor Roberto De Lotto.

Il corso si è svolto nell’arco di 87 giorni, dal 12 settembre al 7 dicembre 2018 (data della presentazione finale), con revisioni settimanali dove i gruppi di studenti (6 gruppi da 3/4 persone) presentavano di volta in volta lo stato di avanzamento del progetto all’intero studio. Sono stati richiesti diversi elaborati per la presentazione finale, tenutasi il 7 dicembre dalle 17.30 alle 21.30, dove i 6 gruppi hanno esposto i propri progetti davanti al pubblico composto da una giuria e da uditori (interni ed esterni all’università).

La giuria era composta da personalità di spicco nel panorama politico e architettonico cinese, quali: TU Huijun, Professore del College di Architettura e Urban Planning; Ben Wood, Responsabile di “The Studio Shanghai”; Yang Wansheng, Direttore dell’ufficio stradale di North Sichuan Road; Jin Congli, Depuato Direttore Della commissione dello sviluppo e delle riforme di Shanghai Hongkou district; Luo Ylhong, Direttore deputato del Bureau regolatore e geotecnico di Shanghai Hongkou district; Sun Naifei, Direttore deputato di Urban Design e planning, SOM ufficio di Shanghai, USA; Xie Jian, Deputato general manager di Changyuan Culture Industry; Guo Qiwei, General manager del Shanghai Heng Yuan Group; Zhang Dangjle, Managing director di Puying assets; Zhong Tao, Partner del “The Studio Shanghai”.

Al termine delle esposizioni dei singoli gruppi, si è proceduto con la votazione da parte dei singoli componenti dei gruppi e da parte dei membri della giuria, tramite un metodo di valutazione che ha tenuto conto del progetto più complesso, del progetto che ha visto la migliore cooperazione tra i membri del gruppo e il progetto con il design migliore. Il voto è stato affidato simbolicamente per mezzo di Ferrero Rocher e il gruppo vincitore per maggioranza (12 voti o squisiti cioccolatini) è risultato essere il gruppo numero 6 composto da Tang Peipei (Tongji University), Mangia Mattia (Università di Pavia) e Gugliotta Federico (Università di Pavia).

Il progetto è partito da un’analisi profonda, incentrata sulla ricerca dell’identità del luogo, ormai svanita nel corso del tempo. L’identificazione di questo elemento è importante in quanto determina come poter fornire un supporto alle strutture commerciali esistenti, senza ricorrere a un riadattamento dell’identità commerciale di North Sichuan Road, ormai troppo debole per poter competere con le altre realtà commerciali di Shanghai.

L’elemento principale dell’area allora è risultato essere quello culturale, North Sichuan Road era infatti un’importante arteria culturale, ricca di cinema e luoghi d’arte. Identificati gli edifici storici principali, tra i quali quelli privati, pubblici e in disuso, e le aree pubbliche potenziali e non risolte, il progetto si è sviluppato sulla costruzione di un doppio percorso “tridimensionale” che si sviluppa lungo l’intera arteria principale, connettendo aree del vicinato contenenti edifici di importanza storica, tramite la gestione delle aree per mezzo di un museo diffuso, che porta i turisti e i residenti a percorrere i diversi ambienti cittadini, guidati da una narrazione continua e dalla scoperta di luoghi che forniscono nuovi eventi e attività accessibili da tutti i membri della comunità. Il tutto fornendo un miglioramento dell’ambiente fisico lungo l’area di progetto e un recupero di edifici storici in disuso tramite l’inserimento di nuove funzioni.

Un progetto che, dunque, punta sul basso impatto, sfruttando edifici già esistenti, senza la costruzione di nuovi e la sistemazione delle infrastrutture e degli ambienti (verde, facciate, strade, piazze) non risolti.

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