La Milanesiana, quest’anno compie vent’anni e alla sua festa ha invitato anche il Collegio Borromeo di Pavia (Piazza Borromeo, 9), il collegio di merito più antico d’Italia che di anni ne esibisce, con fierezza, ben 455.

 “La speranza” è il tema della rassegna culturale ideata da Elisabetta Sgarbi che è iniziata il 10 giugno e terminerà il 23 luglio, con sosta in Collegio il 21 e il 24 giugno 2019.  (Il vastissimo programma della Milanesiana annuncia in totale 66 incontri, 13 mostre, 212 ospiti da 15 Paesi, 14 diverse città italiane coinvolte, vari artisti di fama internazionale, tre premi Nobel, tre premi Pulitzer, sei premi Strega e musicisti, filosofi, economisti, registi, attori). 

“Gli anniversari ci sono per essere oltrepassati. Anzi, sono già oltrepassati quando li si celebra – afferma Elisabetta Sgarbi  – È per non sentire il morso della nostalgia che il programma di questa ventesima edizione è un continuo rilancio, una moltiplicazione nel tempo e nello spazio, una sfida fisica e intellettuale ancora più audace. La Milanesiana racconta un’Italia piena di energia, piena di speranza”.

“Speranza e bellezza sono gli elementi attraverso i quali possiamo e vogliamo educare le nuove generazioni – aggiunge il Rettore Alberto Lolli – Da oltre 450 anni viviamo in un palazzo straordinariamente bello che oggi ospita 190 studenti dotati di un talento eccezionale, molti dei quali privi di mezzi economici per supportare gli studi. Il nostro compito, attraverso la pedagogia della bellezza,  è quello di creare in questi giovani stupore e cultura. Per questo sono felice che ci siano persone come Elisabetta Sgarbi il cui entusiasmo è un vero e proprio antidoto all’asseuefazione alla bellezza. La Milanesiana arriva in Collegio per ricordarci che lo stupore è lo sguardo con cui vogliamo educare i nostri ragazzi alla vita. Ringraziamo la Milanesiana: finché c’è cultura ci sono bellezza e speranza”.

IL PROGRAMMA

Accogliendo Tahar Ben Jelloun non nella consueta veste di grande romanziere ma in quella, altrettanto suggestiva, di artista, il Collegio Borromeo darà il via venerdì 21 giugno alla prima iniziativa in programma. Alle 20.00 nella Sala bianca verrà inaugurata la mostra dello scrittore marocchino dal titolo “I colori della speranza” alla presenza del protagonista e del giornalista Mario Andreose.

Un’ora dopo nella Sala degli affreschi prenderà il via una serata di musica, conversazione e letture sul tema “La speranza e la natura” alla presenza di Alberto Lolli, Elisabetta Sgarbi e di Andrea Moro, linguista, neuroscienziato e scrittore.

Le letture sono affidate a Richard Powers (Premio Pulitzer per la narrativa 2019, alla sua prima uscita italiana), Tahar Ben Jelloun (Premio Goncourt 1987) e Antoine Volodine (Prix Médicis 2014), il commento musicale, invece,  al grande pianista iraniano Ramin Bahrami.

La sera di lunedì 24 giugno la Sala degli affreschi ospiterà invece, a partire dalle 21.00, l’happening dal titolo “Amore non amore. Poesie e canzoni” con Franco Marcoaldi e Peppe Servillo accompagnati da Cristiano Califano alla chitarra.

*Nella prima foto: Tahar Ben Jelloun; nella seconda: Ramin Bahrami.

 

 

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