Dal celeberrimo Divertimento per archi in fa maggiore K 138 che siglò il genio precoce di Mozart alla vivace Serenata per archi in mi bemolle maggiore op. 6, firmata nel 1892 dal diciottenne boemo Josef Suk e subito entrata di prepotenza nel repertorio romantico dell’orchestra d’archi. Incastonato fra le pieghe delle due amabili composizioni, spunta uno dei capisaldi del non vasto repertorio per violoncello e orchestra, il Concerto in la minore op.129 di Robert Schumann.

Pagina enigmatica e complessa, scritta dall’autore in tre settimane poco prima del suo crollo psichico e assai amata dai virtuosi dello strumento solista poiché adatta a mettere in luce le doti interpretative.

Enrico Dindo, il carismatico leader dei Solisti di Pavia, ha scelto questo programma per il concerto che terrà insieme al gruppo dei diciannove archi domenica 24 marzo 2019, alle ore 18.00, nella sala degli affreschi del Collegio Borromeo di Pavia (Piazza Borromeo, 9), quarto concerto della stagione musicale (ingresso libero).

Condividi su: