C’è ancora tempo per candidarsi al primo Premio Chiomenti Diritto e Innovazione digitale, riservato a brillanti neolaureati e laureandi in Giurisprudenza con particolare passione per gli effetti dell’innovazione tecnologica sul futuro dell’economia e del diritto e sull’esercizio della professione legale. In palio un premio dell’importo di Euro 5.000, da corrispondersi a seguito dello svolgimento di un tirocinio, ulteriormente retribuito, della durata di 6 mesi, nonché altri tre premi, consistenti nello svolgimento di un tirocinio retribuito.

Lo scopo del Premio, indetto dal più importante studio legale italiano con vocazione internazionale, è favorire un cambiamento strutturale, ricercando giovani in grado di utilizzare le tecnologie digitali come leva di innovazione e cambiamento nel mondo della professione forense – in tutti i suoi settori – e nella comprensione degli sviluppi dei mercati e delle imprese.

I candidati devono avere un curriculum di eccellenza e sono chiamati, già in fase di candidatura, a predisporre un elaborato originale che consenta di valutare l’attitudine ad applicare in modo integrato le proprie competenze giuridiche e le tecnologie dell’informazione, circa le implicazioni delle nuove tecnologie per le attività delle imprese industriali e finanziarie oppure per lo svolgimento della professione forense e l’organizzazione degli studi legali.

I giovani professionisti potranno ancora presentare la propria candidatura, completa di elaborato, attraverso il sito internet https://www.chiomenti.net/award-innovation fino al 15 ottobre 2018.

Seguirà una fase di analisi degli elaborati da parte di una Giuria di professionisti esterni con un background e un ruolo di mercato nei settori di riferimento e da rappresentanti interni quali il Managing Partner Filippo Modulo e i Partner Alessandro Portolano e Gregorio Consoli.

Chiomenti conferma così la sua attenzione verso le nuove professionalità in un’ottica di continua evoluzione e valorizzazione di professionalità ad alto potenziale nel contesto attuale, incoraggiando la formazione di professionisti che padroneggiano competenze e strumenti professionali necessari per guidare e gestire l’integrazione in atto tra competenze giuridiche e tecnologie digitali.

 

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