Giovedì 20 settembre 2018, alle ore 21.00, presso l’Aula Magna dell’Università di Pavia, si terrà l’incontro “Comunicare la morte. Prospettive filosofiche, bioetiche e psicopatologiche”. L’iniziativa è finanziata dall’Università di Pavia per la promozione delle attività culturali e ricreative degli studenti.

Le parole non sono neutrali nel comunicare eventi, ma esprimono anche punti di vista. Per questo motivo la scelta delle parole ha il potere di orientare la nostra interpretazione dei fatti e di modellare le nostre opinioni, senza che ne siamo sempre consapevoli. Questo fenomeno è cruciale per tutti coloro che svolgono una professione strettamente connessa all’uso della parola: il linguista, il filosofo, lo psicoterapeuta sono solo alcuni tra i molti.

Proprio la centralità della parola è il nucleo di “Words Matter”, un progetto creato da un gruppo di giovani linguisti dell’Università di Pavia e attualmente ospitato sulla piattaforma di crowdfunding Universitiamo.

L’incontro tra il team di Words Matter e il Gruppo Kos di Medicina e Chirurgia ha dato vita alla volontà di mettere professionisti a confronto per raccontare quanto sia importante il modo in cui si parla della morte, sia in pubblico sia in privato.

L’occasione per affrontare questo tema si è concretizzata nella conferenza “Comunicare la morte. Prospettive filosofiche, psicopatologiche e bioetiche”.

Il primo relatore della serata sarà Davide Sisto, dottore in Filosofia all’Università di Torino, esperto di Tanatologia e autore del blog online “Si può dire morte”. Con lui dialogheranno lo psichiatra Paolo Ambrosi, professore all’Università di Pavia e psicoterapeuta a indirizzo psicanalitico, e Maria Giovanna Ruberto, professoressa di Bioetica all’Università di Pavia, esperta di comunicazione della salute, etica narrativa e ruolo delle nuove tecnologie nell’ambito della salute.

Gli interventi dei relatori saranno moderati da Luca Vanzago, professore di Filosofia teoretica all’Università di Pavia.

Locandina

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