Il prestigioso premio Daikin per la conservazione della biodiversità è stato assegnato per l’anno 2018 alla tesi di dottorato Biodiversity conservation in permanent crops and grasslands di Giacomo Assandri, che ha ottenuto il Dottorato in Scienze della Terra e dell’Ambiente a Pavia, con una borsa di studia finanziata dal MUSE di Trento. Supervisori del progetto Giuseppe Bogliani (Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia), Paolo Pedrini e Mattia Brambilla (MUSE).

La tesi di Giacomo Assandri ha lo scopo di definire pratiche gestionali sostenibili volte a favorire la biodiversità nei sistemi agricoli permanenti e, più in generale, la loro sostenibilità ambientale. Tale obiettivo è di particolare urgenza in quanto questi sistemi agricoli sono stati esclusi dall’obbligo di greening previsto nella Politica Agraria Comune (un insieme di norme volte a migliorare la sostenibilità dell’agroecosistema, obbligatorie per ricevere i contributi economici previsti per quel settore), in quanto considerati – a torto – sostenibili di per sé. Le uniche opzioni di conservare la biodiversità in questo tipo di coltivazioni sono rimaste quindi legate ai Programmi di Sviluppo Rurale regionali, che prevedono alcune misure agro-ambientali a cui gli agricoltori possono aderire su base volontaria, ricevendo contributi economici per la mancata produzione o per l’adozione di pratiche a favore di ambiente e biodiversità. Tali norme sono efficaci solo se definite da specialisti e basate quindi su solide basi scientifiche quantitative.

Proprio questa necessità di misure di conservazione evidence-based è stata uno dei leitmotiv del progetto di ricerca, che ha portato alla pubblicazione di otto lavori su questi temi su riviste scientifiche internazionali.

Sebbene le conoscenze scientifiche siano alla base della conservazione, spesso esiste un divario tra conoscenza conservazionistica e implementazione attiva delle norme da parte di chi si occupa di conservazione. Nel corso del dottorato, si è provato a colmare questo divario lavorando in stretta sinergia con un Centro di Trasferimento Tecnologico (Fondazione Mach; San Michele all’Adige), con cui si è realizzato un decalogo condiviso di buone pratiche gestionali, a uso di viticoltori e tecnici agronomi, e basato sui risultati della ricerca (pubblicato sull’Informatore Agrario, una rivista tecnica di agronomia ad ampia diffusione).

In tutto al Premio Daikin sono pervenute 15 candidature da ricercatori provenienti da 11 diverse università italiane con tesi di dottorato riguardanti i più disparati aspetti della conservazione della biodiversità, segno del buon successo di partecipazione anche per questa quarta edizione del premio.

Il premio verrà consegnato durante l’annuale convegno del Dipartimento BBCD dell’ Università Sapienza di Roma.

 

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