Nell’ambito del ciclo “I Giovedì del Collegio Cairoli” il giorno 11 dicembre 2014 alle ore 18.00 nell’Aula Magna del Collegio Cairoli di Pavia si terrà una conferenza sullo “Human Brain Project“.


Relatore il Prof. Egidio D’Angelo, Ordinario di Fisiologia dell’Università di Pavia.

Introduce e modera il Prof. Giorgio Sandrini.

Questo il nome del progetto europeo che ha come obiettivo “la comprensione dei principi del funzionamento del cervello”. Tre sono gli aspetti eccezionali di questo progetto: i) la maggior durata mai approvata nei progetti nell’ambito delle neuroscienze (10 anni); ii) il maggior finanziamento ricevuto (1,1 miliardi di Euro); iii) la più ampia natura interdisciplinare.
L’unicità dell’HBP consiste nel suo uso in parallelo di tecniche elettrofisiologiche, tecniche di Risonanza Magnetica, di imaging, modellizzazione neuronale, neuroinformatica ed neuroingegneria al fine di riscostruire le operazioni fondamentali generate dai micoricrcuiti cerebrali. Il principale scopo di questo progetto è quello di ricostruire le funzioni cerebrali mediante una strategia bottom-up, cioè partendo dalla conoscenza biologica e neurofisiolgica per risalire verso funzioni emergenti sempre più complesse. Per eseguire questa operazione verranno impiegate non solamente ricerche biologiche ma anche complessi modelli computazionali.
L’HBP vede Pavia tra i principali attori a livello internazionale. Pavia svolge un ruolo chiave nella generazione di “initial brain models”, cioè contribuirà a generare la piattaforma di simulazione dei micorcircuiti cerebrali da impiegare nei prossimi anni sviluppando i modelli di neuroni, sinapsi e microcircuiti. Il laboratorio di Neurofisiologia del Prof. Egidio D’Angelo, all’interno del Brain Connectivity Center, prenderà spunto dalla modellizzazione del cervelletto per generare modelli applicabili all’analisi funzionale del cervello.
Sono coinvolti oltre 100 laboratori, principalmente localizzati in Europa e verrà generato un “CERN del cervello” situato a Losanna (CH) in cui sarà presente un sistema di supercomputer e di coordinamento centrale per le simulazioni dell’attività cerebrale.

Recentemente è stato eseguito il primo follow-up alla conferenza annuale per fare il punto sui lavori, che si è da poco chiusa a Heidelberg, in Germania e l’HBP è risultato perfettamente in linea con i tempi previsti, e in alcuni settori è addirittura in anticipo. Tra i successi citati dagli esperti durante la conferenza ci sono la creazione di un chip ‘neuromorfo’, basato sull’architettura dei neuroni, che è già in sperimentazione ed il lavoro coordinato da Egidio D’Angelo, che ha ricostruito un modello rappresentativo dei microcircuiti del cervelletto.

Locandina