Martedì 13 marzo 2017, presso l’Aula Magna dell’Università di Pavia, si terrà il meeting Human Brain Project. I protagonisti italiani di uno dei maggiori progetti di ricerca europei, finanziato con 1,2 miliardi di euro, si ritrovano per fare il punto su quanto realizzato finora e per presentare il neonato gruppo di coordinamento nazionale, che si prefigge lo scopo di potenziare e prolungare nel tempo i benefici che HBP ha già portato alla ricerca italiana in termini di collaborazioni e sviluppo di piattaforme tecnologiche.

HBP è uno dei maggiori progetti mondiali per lo studio del cervello, arrivato al suo quarto anno di attività sui 10 previsti. Il progetto si prefigge lo scopo di produrre modelli su ampia scala delle funzioni cerebrali e di generare avanzamenti nella prevenzione e nella cura delle malattie neurologiche e psichiatriche, così come nel settore della neuroinformatica e della tecnologia. L’Italia è in prima fila con un gruppo di laboratori di punta che operano nei settori della ricerca biologica, informatica, robotica e sanitaria. Il progetto è finanziato per circa 1.2 miliardi di Euro in 10 anni (dal 2013 al 2022) e comprende al momento circa 120 laboratori in Europa.

HBP è un progetto flagship con missione di orientamento e aggregazione della ricerca. L’Italia è all’avanguardia nella costituzione di un gruppo nazionale che sta interagendo con i ministeri competenti (MIUR, MINSAL, MISE) e con il CNR per la coordinazione ed espansione delle attività di ricerca a livello nazionale. Fin dall’avvio i partecipanti italiani dello Human Brain Project, riconoscendo la rilevanza scientifica e le finalità del progetto, hanno concordano sull’importanza di parteciparvi in modo congiunto e sinergico, avviando una collaborazione sistematica di interesse istituzionale per mettere in comune le proprie conoscenze nel settore di riferimento del progetto stesso e definire nello specifico le azioni da svolgere nei confronti del panorama nazionale, coinvolgendo proattivamente enti governativi, enti locali, soggetti privati, industria, fondazioni e altri soggetti, anche al fine di acquisire finanziamenti per le attività oggetto della collaborazione. I partner italiani hanno sancito un accordo e hanno eletto come delegato il Prof. Francesco Saverio Pavone in qualità di Presidente del Comitato di Coordinamento della comunità HBP Italia.

L’Italia è il primo tra i paesi membri di HBP che abbia costituito una comunità nazionale e abbia già avviato un tavolo di lavoro in cui sono stati coinvolti rappresentanti del MIUR e del Ministero della Salute, per proporre un’azione sinergica integrata per mettere a frutto le elevate competenze dei gruppi di ricerca italiani, di HBP e non, con la rete IRCCS delle neuroscienze. Tale iniziativa è portata avanti tramite il CNR, in quanto Hub italiano per HBP Europa.

Partendo da 4 core-partners iniziali (Università di Pavia, Università di Firenze, Politecnico di Torino e CINECA), l’Italia ha accorpato ulteriori istituzioni tramite Open Calls, progetti ERANET, Partnering Projects, Third Parties e Convenzioni raggiungendo le 16 unità di ricerca effettive:

Università di Pavia
Università di Firenze
Università di Milano
Università di Roma
Università di Padova
CNR
Cineca
Politecnico di Milano
Politecnico di Torino
Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa
Scuola Normale di Pisa
Istituto Superiore di Sanità
EBRI
INFN
Istituto Fatebenefratelli Brescia
Ospedale Niguarda Milano.

HBP, attivato nell’ottobre del 2013, ha superato la fase di lancio (rump-up phase “RUP”, primi 30 mesi) e sta completando la prima fase (SGA1, 2 anni) per entrare nella seconda fase (SGA2, 2 anni) di attività. Dall’inizio di SGA1, HBP ha sviluppato la sua organizzazione defintiva in cui l’Italia ha una posizione di leadership. L’organo di Direzione Scientifica (Science Implementation Board, SIB) è diretto da Katrin Amunts (Università di Julich, Germania) e comprende i leader e co-leader degli 11 sottoprogetti (SP) e rappresentanti dei 6 progetti codefiniti (CDP) e dei progetti di partenariato (PP). L’Italia fa parte della SIB con Egidio D’Angelo e Francesco Pavone, che sono inoltre alla testa di SP1, SP2, CDP1 e CDP2. In generale, grazie ai suoi partner l’Italia svolge un ruolo centrale nello sviluppo della Brain Simulation Platform, la nuova infrastruttura per la modellizzazione di neuroni e microrcircuiti (SP6), nello sviluppo delle teorie di funzionamento del cervello (SP4), dei neurorobot (SP10), del superalcolo (SP7), dell’hardware neuromorfo, e delle piattaforme di elaborazione dei dati biomedici (SP8).

Il programma dettagliato della giornata è disponibile al link: https://hbp2018.weebly.com/program.html

La mattinata è stata trasmessa in diretta dalla pagina Facebook dell’Ateneo:

L’evento si inserisce nell’ambito della Brain Awarness Week.

Sito dedicato: https://hbp2018.weebly.com

HBP website: https://www.humanbrainproject.eu/en/

Frontiers website: https://www.frontiersin.org/

L’evento è organizzato dall’Università in collaborazione con l’IRCCS Fondazione Istituto Neurologico Nazionale C. Mondino di Pavia.

L’evento è aperto al pubblico, è gradita la registrazione all’evento.

Informazioni scientifiche Simona Tritto: simona.tritto@unipv.it
Informazioni logistiche Across Events: congressi@acrossevents.com

Nell’ambito della Settimana Mondiale del Cervello 2018 si terranno anche i seguenti eventi:

12 marzo – Il linguaggio e il cervello

16 marzo – Neuroscienze 2.0: omica, neuroimaging e clinica per big data science

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