Martedì 17 ottobre 2017, alle ore 17.30, presso l’Aula Goldoniana del Collegio Ghislieri di Pavia (Piazza Ghislieri, 5), si terrà la presentazione libro di Gianpaolo Angelini “Il Collegio Ghislieri di Pavia 1567 – 2017. Il complesso monumentale dal XVI al XXI secolo” (Electa, 2017).

Alla presentazione interverranno, oltre all’autore, il Rettore del Collegio Andrea Belvedere, il Presidente del Consiglio di Amministrazione Gian Arturo Ferrari e Alessandro Morandotti, docente di Storia dell’arte moderna all’Università di Torino.

A seguire, è previsto un rinfresco presso il Salone San Pio del Collegio.

Il libro – edito da Mondadori Electa nella collana Temi di Architettura in occasione dei 450 anni del Collegio e illustrato dalle splendide fotografie di Fiorenzo Cantalupi – affronta la complessa storia architettonica del Ghislieri, iniziata con la fondazione nel 1567 e proseguita fino agli anni ’60 del Novecento. Dopo la fondazione voluta da papa Pio V, al secolo Antonio Michele Ghislieri, il progetto del palazzo destinato a ospitare la comunità degli alunni fu affidato a Pellegrino Tibaldi, figura di spicco dell’architettura lombarda nel secondo Cinquecento, e la sua costruzione si protrasse sino ai primi del Seicento, coinvolgendo altri professionisti come Martino Bassi. Da subito il palazzo si inserì prepotentemente nel dibattito sulle residenze collettive per studenti universitari e sui luoghi di formazione, diventando uno dei prototipi illustri nei successivi sviluppi del tema. Nei secoli successivi, il riformismo asburgico, la Restaurazione e l’unificazione del Regno d’Italia determinarono numerosi riassetti e ampliamenti, che riguardarono anche la piazza antistante il Collegio. Fu solo tra gli anni ‘30 e gli anni ‘60 del Novecento, con gli ulteriori ampliamenti del complesso e la costruzione della nuova sezione femminile, che il Collegio assunse l’attuale conformazione architettonica, dove ancora oggi si svolge la vita quotidiana di un’istituzione che opera sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è riconosciuta dal Ministero dell’Università come Ente di Alta Qualificazione Culturale.

“Il volume ha offerto l’occasione non solo di approfondire la conoscenza di un’istituzione plurisecolare come il Collegio o di studiare un complesso architettonico rilevante, ma ha anche permesso di evidenziare tematiche più ampie come la committenza del primo patrono, il cardinal Bonelli, e del primo prefetto Giorgio Pagliaro o il ruolo di un architetto emblematico della Riforma cattolica come Pellegrino Tibaldi, nonché di censire l’intero patrimonio artistico, quadri e statue, del palazzo – dichiara il curatore Gianpaolo Angelini, il cui legame con il Collegio Ghislieri è duplice: come alunno, sento l’appartenenza a una comunità che ha sia radici storiche e tradizioni sia stimoli e ambizioni verso il futuro; come storico il Collegio mi appare come un vero laboratorio di ricerca, che anche prossimamente non mancherà di essere oggetto di studi specialistici”.

Locandina

Gianpaolo Angelini, alunno del Collegio Ghislieri, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia dell’architettura e dell’urbanistica presso lo IUAV di Venezia, discutendo una tesi sulla chiesa di San Salvatore in Lauro e sull’architettura a Roma tra Rinascimento e Barocco. È docente di Storia dell’architettura e di Museologia e critica artistica e del restauro presso la Facoltà di Ingegneria e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Pavia. I suoi studi si concentrano sull’architettura dal tardo Cinquecento al Settecento con particolare attenzione ai rapporti tra la Lombardia e Roma, sul restauro architettonico nel Novecento, sulla storia della tutela e della conservazione, sul collezionismo e la critica d’arte, e sulla percezione visiva del paesaggio tra Ottocento e Novecento. Nel 2013 ha pubblicato il volume La patria e le arti. Emilio Visconti Venosta patriota, collezionista e conoscitore, una monografia su Emilio Visconti Venosta, la sua collezione e i suoi rapporti con Giovanni Morelli.

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