Martedì 28 novembre 2017, alle ore 21.00, presso il Collegio S. Caterina da Siena di Pavia (Via S. Martino 17/B), si terrà un incontro del ciclo “Mafie tra memoria e presente”. Questo il titolo e il filo conduttore degli incontri serali pubblici organizzati dal Collegio Universitario S. Caterina di Pavia che accompagneranno il corso di “Storia delle mafie italiane” riconosciuto dall’Università di Pavia e tenuto, sempre presso il Collegio, da Enzo Ciconte, uno dei massimi esperti in organizzazioni criminali.

Gli incontri ospitano alcune delle figure più importanti nel contrasto ai fenomeni mafiosi di oggi e del passato. La prospettiva storica, accompagnata dalle testimonianze dirette dei protagonisti, sarà la premessa per una considerazione sull’evoluzione della criminalità organizzata e sull’analisi della situazione odierna.

La conferenza “Alle origini delle stragi del ’92: il Maxiprocesso di Palermo” – inizialmente prevista per il 16 novembre – è stata spostata a giovedì 14 dicembre 2017, sempre alle ore 21. Ospiti del Collegio S. Caterina per la prima volta Giuseppe Ayala, Leonardo Guarnotta e Giuseppe Di Lello, magistrati del pool che istruì lo storico processo di Palermo con Antonino Caponnetto, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. I relatori hanno ricordato l’istruttoria che segnò l’inizio della sfida dello Stato alla Mafia siciliana, ma che fu la tragica premessa alla rappresaglia concretizzatasi con la stagione di sangue di 25 anni fa.

Martedì 28 novembre interverrà Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, che dialogherà con Luigi Ferrarella, giornalista del Corriere della Sera, sul tema “Da tangentopoli all’ANAC: venticinque anni di corruzione e anticorruzione”. Cantone, nel corso della sua esperienza come pubblico ministero presso la direzione distrettuale antimafia di Napoli, dal 1999 al 2007, ha condotto fondamentali inchieste sulla camorra in specie sul clan dei Casalesi, alcune delle quali sfociate nel processo “Spartacus”. Ferrarella in oltre vent’anni di attività giornalistica ha raccontato le più importanti vicende di cronaca giudiziaria del Paese, da Mani pulite alle indagini della Procura di Milano sui rapporti tra criminalità organizzata e politica.

Nel primo incontro, svoltosi giovedì 12 ottobre, il procuratore aggiunto alla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, Michele Prestipino, ha dialogato con Attilio Bolzoni di Repubblica sul tema “Mafie di ieri, mafie di oggi”. Prestipino ha lavorato alla Procura di Palermo, dove fino al novembre 2008 si è occupato di moltissime delle più importanti inchieste antimafia, e poi alla DDA di Reggio Calabria.

Nel secondo incontro, tenutosi giovedì 26 ottobre, dal titolo “Trentacinque anni di 416 bis: la legge Rognoni – La Torre” è stato rievocato un momento di svolta nella sfida contro le mafie: la legge che istituì per la prima volta nel codice penale il reato di associazione di tipo mafioso e prevedeva la confisca dei beni ai mafiosi. Ospite Virginio Rognoni, che da Ministro degli Interni fu uno dei promotori del provvedimento che firmò con Pio La Torre, parlamentare del Partito Comunista ucciso dalla mafia nel 1982. A ricordarlo il figlio Franco La Torre, storico e saggista. Ha partecipato all’incontro anche Nando Dalla Chiesa, sociologo dell’Università degli Studi di Milano e figlio del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, vittima di un agguato mafioso nel 1982.

“Le sfide attuali della procura nazionale antimafia” è stato il tema affrontato giovedì 9 novembre da Franco Roberti, Procuratore nazionale antimafia con competenza anche sulle mafie straniere e sull’antiterrorismo. Roberti, magistrato dal 1975, ha dedicato parte della sua vita professionale alla lotta alle cosche camorristiche e alla criminalità economica e politica. Si è occupato delle indagini sul dopo terremoto in Irpinia, a Roma è stato assegnato alla Direzione nazionale antimafia. Nel 2001 è stato procuratore aggiunto nel 2001 a Napoli, diventando successivamente coordinatore unico della DDA fino al 2009 quando è stato nominato procuratore capo al tribunale di Salerno.

Il corso universitario in “Storie delle Mafie italiane”, tenuto dal Professor Enzo Ciconte, è accreditato dal Dipartimento di Giurisprudenza (3 CFU), dai Dipartimenti di Studi Umanistici (6 CFU), di Scienze Politiche e Sociali (6 CFU), di Scienze Economiche e Aziendali (6 CFU). Agli studenti dell’Università di Pavia che hanno intenzione di seguire il corso è richiesta una pre-iscrizione da formalizzare sul sito http://www.collegiosantacaterina.it.

Locandina

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