Il Polo Tecnologico di Pavia è stato a Mosca per partecipare alla 33^a edizione della world conference di IASP International Association of Science Parks and Areas of Innovation nella duplice veste di socio di APSTI Associazione Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani e di ambasciatore dell’innovazione pavese.

Riccardo Ferrari e Tommaso Mazzocchi, rispettivamente direttore e presidente del Polo Tecnologico di Pavia, hanno partecipato alla delegazione italiana con Gianluca Carenzo, presidente APSTI e direttore generale del PTP Science Park di Lodi, e Francesco Senatore manager del polo Toscana Life Sciences.

Nel corso della sessione pomeridiana del 21 settembre 2016 è stato presentato il paper “The Italian Industrial Renaissance: science parks and their role in cluster creation”, incentrato sul ruolo dei parchi scientifici all’interno del panorama dell’innovazione italiana e del sistema dei cluster quale modello di business per superare la crisi economica.

Nel corso delle giornate di lavoro, il Polo Tecnologico di Pavia ha incontrato rappresentanti dei parchi scientifici dei cinque continenti allo scopo di promuovere la capacità di innovazione delle imprese del territorio pavese, a partire dalle start up di successo internazionale come FacilityLive e dai programmi di accelerazione d’impresa condotti grazie alla partnership con la Fondazione Mind the Bridge di San Francisco, per poi arrivare a presentare il “sistema Pavia” come contesto favorevole allo sviluppo di idee innovative e all’insediamento di nuove imprese.

“Crediamo molto nel circuito virtuoso tra formazione, ricerca e cultura di impresa – spiegano Riccardo Ferrari e Tommaso Mazzocchi – sia perché lo abbiamo sperimentato con successo in questi anni sia perché Pavia ha delle potenzialità enormi. Abbiamo un’Università eccellente, con bravi ricercatori, e le eccellenze in campo medico, biotecnologico e ingegneristico: il terreno ideale per far nascere idee innovative. E infine abbiamo spazi enormi, nelle nostre aree dismesse, da recuperare e su cui investire per portare qui, a 30 km dalla capitale finanziaria d’Italia e in una delle regioni più sviluppate d’Europa, le imprese del futuro”.

Il parco tecnologico pavese si presenta con la forza dei suoi numeri: dal 2012 a oggi ospita 40 aziende, con 350 persone impiegate; 50 le start up accelerate con Mind the Bridge e 10 le imprese nate post accelerazione; 50mila euro il valore delle borse di studio erogate.

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Il Polo Tecnologico di Pavia è un incubatore di aziende innovative. Offre alle imprese un ambiente favorevole per lo sviluppo, con spazi per laboratori e uffici moderni e attrezzati, iniziative di partnership, programmi di accelerazione di impresa con la Fondazione Mind The Bridge di San Francisco e scambi internazionali supportati da vari partner tra cui l’Università di Pavia, il Ministero dello Sviluppo Economico e APSTI (Associazione dei Parchi Tecnologici Italiani).

Foto di apertura: Meeting con i delegati del Quidao National High-Tech industrial development zone.

Foto n. 2: Delegati APSTI da sx Francesco Senatore di Toscana Life Science, Gianluca Carenzo del PTP Science Park di Lodi, Riccardo Ferrari e Tommaso Mazzocchi del Polo Tecnologico di Pavia.

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