La conferenza inaugurale del programma 2016-17 del ciclo “I Giovedì del Collegio Cairoli” sarà tenuta giovedì 22 settembre 2016 alle ore 18.00, nell’Aula Magna del Collegio, dal Prof. Alberto Majocchi, emerito di Scienza delle Finanze dell’Università di Pavia, e avrà per titolo “Dopo la Brexit, quale futuro per l’Europa”.

Il relatore sarà presentato dal Prof. Vittorio Tazzoli dell’Università di Pavia.

Negli ultimi 40 anni l’opposizione britannica ha rappresentato l’alibi dei governi del continente per non portare a una conclusione politica il processo di unificazione europea. Con la vittoria del Brexit nel referendum del 23 giugno 2016 questo alibi è finalmente caduto. I governi europei dovranno assumersi le loro responsabilità per non aver saputo affrontare il problema della crescita e della disoccupazione, e della gestione del drammatico problema delle migrazioni nel quadro di una politica estera e della sicurezza comune, garantendo all’Unione Europea un’effettiva capacità di governo.

Dopo quasi un decennio dallo scoppio della crisi il tasso di sviluppo dell’economia è debole e l’unico strumento espansivo che viene utilizzato nell’Eurozona è costituito dalla politica monetaria. Ma, accanto al Quantitative Easing messo in campo da Draghi, l’unica misura per sostenere la crescita è rappresentata dal varo del piano Juncker, che ha dimensioni limitate e i cui effetti positivi si manifesteranno lentamente nel tempo.

Occorre quindi rafforzare le dimensioni finanziarie di un piano di sviluppo europeo fondato sulla crescita degli investimenti, in particolare degli investimenti pubblici destinati a promuovere le reti infrastrutturali e a sostenere la ricerca e l’innovazione tecnologica. Ma l’Europa dovrà promuovere altresì un rafforzamento del sistema di istruzione superiore, lo sviluppo di nuove tecnologie per le energie rinnovabili, la tutela dei beni ambientali e del patrimonio culturale.

A sua volta, la gestione del problema delle migrazioni richiede l’avvio di una politica efficace per garantire il controllo delle frontiere, sostenuta da una politica estera in grado di promuovere la stabilità politica nell’area del Mediterraneo e il superamento dei conflitti in atto, in particolare nel Medio Oriente. Ma il controllo delle migrazioni si realizza altresì con politiche positive di sostegno alla crescita, e non soltanto attraverso misure coercitive per impedire che i migranti possano garantirsi un futuro sul territorio europeo.

A fronte di questi problemi, se i governi saranno capaci di offrire una risposta positiva con misure capaci di promuovere in tempi brevi passi in avanti verso una vera Unione politica, il referendum britannico sarà stato il viatico per uno sviluppo di un’Europa più democratica e più efficace, ma anche più giusta e più solidale.

Nato a Vigevano (Pavia) il 25 maggio 1939. Allievo del Collegio Ghislieri, si è laureato con lode in Giurisprudenza nel 1961 presso l’Università di Pavia. Ha ottenuto la libera docenza in Scienza delle Finanze nel 1970. Professore Emerito di Scienza delle Finanze nel Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Pavia. In precedenza è stato Professore Straordinario nell’Università Ca’ Foscari di Venezia dal 1° gennaio 1976 e Professore Ordinario nell’Università di Pavia dall’anno accademico 1978-79. Ha insegnato nell’Università dell’Insubria e nel Libero Istituto Universitario Cattaneo di Castellanza. Nel 1979 è stato Visiting Professor nell’Università di Cambridge (U.K.) e nel 1982 nell’Università di York (U.K.). Dal 1991 al 1993 ha lavorato come esperto presso la Commissione Europea a Bruxelles in tema di tassazione ambientale e ha collaborato alla preparazione della proposta di Direttiva sull’introduzione di una tassa energia/carbonio a livello europeo. Nell’anno accademico 1992-93 ha insegnato “Economic Aspects of European Integration” nella Katholieke Universiteit Leuven (Belgio). Nel 1993 ha fatto parte di un gruppo internazionale di esperti chiamato dalla Commissione europea per preparare un Rapporto sulla finanza comunitaria nella prospettiva dell’Unione economica e monetaria. Ha collaborato in materia di tassazione energetica per la preparazione del Libro bianco sulla riforma fiscale presentato dal Ministro Tremonti nel dicembre 1994. È stato Consigliere economico del Ministro dell’Ambiente nel governo Dini e ha svolto attività di consulenza in tema di tassazione ambientale presso l’Oecd di Parigi e la Commissione Europea di Bruxelles. Dal 2003 al 2010 è stato Presidente dell’ISAE – Istituto di Studi e Analisi Economica (Roma). È Direttore della Rivista di Diritto Finanziario e Scienza delle Finanze. È Presidente dell’Associazione Alunni Unipv e della Fondazione Magni per Ayamé (Costa d’Avorio), Vice-Presidente del Centro Studi sul Federalismo di Torino. Dal 1957 è iscritto al Movimento Federalista Europeo, di cui è stato Segretario nazionale dal 1970 al 1980 e dal 1987 al 1989. I suoi interessi scientifici prevalenti sono: Politica economica europea, Bilancio europeo, Federalismo fiscale e Tassazione ambientale.

 

 

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