La “Cambridge sul Ticino”. Questo è il soprannome assai lusinghiero che l’Università di Pavia si è guadagnata ormai da molti anni. Ciò è motivato senz’altro dalla qualità dei nostri corsi di laurea e dalla nostra lunga storia che ci colloca tra le più antiche università europee. Ma la ragione essenziale risiede nel fatto che l’Università di Pavia sia la sola in Italia ad avere un numero di collegi così elevato da ricordare addirittura Cambridge.

Attualmente sono ben 17 collegi. Alcuni hanno diversi secoli di storia e sono ospitati in splendidi palazzi rinascimentali. Tutti, anche i più recenti, sono molto di più che residenze in cui avere una camera per studiare e un letto per dormire. I collegi di Pavia sono infatti delle autentiche comunità con servizi di prim’ordine in cui si ha la possibilità di una reale esperienza formativa fatta di socialità, cultura, sport e divertimento.

Nei collegi non solo si è sostenuti nello studio, ma nascono anche amicizie che accompagnano l’intera vita e si costruiscono reti personali che saranno di straordinario supporto per il mondo del lavoro. Il numero complessivo di studenti che risiede nei nostri collegi è pari a circa 2.500. Si tratta del 10% del totale e del 25% degli studenti che risiedono a Pavia. Sono numeri molto elevati se confrontati con quelli delle altre università italiane. Ma sono numeri che mostrano anche come l’esperienza collegiale riguardi solo una piccola minoranza degli studenti iscritti all’Università di Pavia.

Da qui è nato il progetto avviato nell’anno accademico 2022-2023 e che ora è più che quadruplicato come si evidenzia nelle pagine di questa guida. L’idea è quella di estendere almeno parte dei benefici di vivere in collegio a tutti gli studenti che lo vogliano, rendendoli così “collegiali” anche se non residenti in un collegio.

Innanzitutto, sono previsti nuovi insegnamenti per le lauree magistrali riconosciuti come crediti curriculari (ben 65 nuovi insegnamenti relativi a tutte le macro-aree disciplinari del nostro Ateneo). Saranno tenuti da docenti esterni all’Università di Pavia, di prestigio nazionale e internazionale, che si fermeranno in un collegio per almeno una intera settimana, rimanendo a disposizione degli studenti e svolgendo in forma compatta le loro lezioni così da non ostacolare il normale calendario accademico.

Quindi, nei collegi si avranno anche “laboratori sulle competenze trasversali” riconosciuti a livello europeo come “open badge”. Si tratta di workshop interattivi e corsi dedicati alle nuove competenze richieste dalle professioni, ma non ancora presenti negli attuali piani degli studi (ad es.: comunicazione interpersonale, storytelling, fotografia,…). Saranno tenuti da alcuni tra i migliori esperti italiani e la partecipazione sarà del tutto gratuita. Infine, nei collegi si terranno anche tutorati di sostegno e tutorati di approfondimento.

I primi dedicati soprattutto agli esami di particolare difficoltà per gli studenti delle lauree triennali. I secondi dedicati ad approfondimenti su temi specialistici. Attraverso queste importanti iniziative prosegue l’integrazione tra università e collegi per quanto riguarda qualificate attività formative e tutorati disegnati sulle esigenze dei partecipanti. In questo modo l’Università di Pavia diventa sempre di più un campus esteso all’intera città in cui ogni studente può contare su un ambiente positivo e su strutture a sua misura.

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Guida Università nei Collegi 2023

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