L’Università di Pavia si conferma tra le migliori università italiane secondo il QS World University Rankings 2023, la classifica stilata dall’agenzia britannica Quacquarelli Symonds e considerata uno dei ranking internazionali più quotati.

L’ente ha aggiornato il posizionamento globale delle oltre 1.500 istituzioni accademiche monitorate tenendo conto di otto diversi indicatori. Davanti alla Bicocca di Milano, il nostro Ateneo arriva quindicesimo nella classifica generale italiana e migliora il piazzamento in Medicina e Ingegneria.

La Facoltà di Medicina si piazza, infatti, all’undicesimo posto, avanzando di una casella rispetto al 2022 – scavalcando colossi come l’Università Vita-Salute del San Raffaele (Milano) e Tor Vergata (Roma) – e torna a essere tra le 250 migliori facoltà del mondo.

A premiare la medicina pavese è soprattutto l’impatto delle ricerche: i punteggi migliori attribuiti da QS riguardano le citazioni e l’impatto scientifico delle pubblicazioni diffuse (H-index).

Ottimi risultati per Ingegneria, in particolare l’indirizzo civile-strutturale: Pavia si piazza sesta in Italia per il secondo anno consecutivo e tra le prime duecento al mondo sopra Padova. Il Politecnico di Milano guida la classifica e, insieme a Pavia, è l’unico ateneo lombardo tra i primi otto italiani in questa materia.

Bene Chimica, il Dipartimento che guadagna posizioni anno su anno e recupera terreno piazzandosi per la prima volta entro le migliori 350 del mondo. Si tratta di una risalita quasi ininterrotta rispetto al 2018, quando Chimica si trovava nella fascia 451-500 globale. Piazzamento di rilievo anche per la categoria “Farmacia e farmacologia”, Unipv è ottava nella classifica italiana (sopra rivali come Torino o Tor Vergata) e in alto in quella internazionale. Sorpresa per Linguistica: il ranking QS piazza l’Ateneo pavese entro i primi 200 posti nel mondo dopo due anni di assestamento al di sotto della casella 250.

«Buonissimo risultato ma sono convinto che Pavia valga più delle classifiche. Siamo un ottimo Ateneo che non ha nulla da invidiare agli altri» afferma Alessandro Reali, delegato del Rettore per la ricerca internazionale e i ranking – «I picchi di crescita delle nostre facoltà fanno piacere, e anche a livello generale l’Ateneo consolida il suo risultato rispetto all’anno scorso in classifiche come quella di QS, che per via dei parametri utilizzati non è tra le più premianti per il modello accademico italiano, essendo pensata per il sistema anglosassone». Prosegue: «Io non sono un grande fan di questi indicatori, mi lasciano sempre un po’ perplesso, specie quando si utilizza il concetto di reputazione come parametro: per sua natura è un aspetto difficile da valutare. Ma mettendo in fila le classifiche che arrivano anche da altre fonti emergono indicazioni abbastanza chiare, e cioè che l’Università di Pavia si piazza tra i migliori d’Italia»

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