La dottoranda Mar Santos-Simon, che svolge la sua ricerca presso l’Università del Paese Basco (Spagna) in cotutela con l’Università di Pavia, ha presentato i risultati preliminari dello studio da lei condotto durante la seconda edizione del “Forum ed Esibizione internazionale sulla prevenzione e gestione del biofouling per le industrie marittime”, organizzato dall’ufficio delle Nazioni Unite per la sicurezza marittima, IMO (International Maritime Organisation).

L’evento, che si è svolto dall’11 al 14 ottobre 2022, presso il Quartier Generale dell’IMO a Londra, attrae rappresentanti del mondo dell’accademia e della ricerca tecnologica, della legislazione ambientale e dei settori industriali marittimi colpiti dal problema del biofouling (l’accumulo indesiderato di organismi sulle superfici sommerse), ovvero navigazione, autorità portuali, acquacoltura, energie rinnovabili offshore, e altri ancora. L’evento è stato organizzato nell’ambito progetto mondiale GloFouling, condotto proprio dall’IMO, che ha l’obiettivo di mitigare la dispersione di specie aliene marine causata dal biofouling.

In particolare, Mar Santos-Simon ha ideato e realizzato un esperimento manipolativo per testare  l’efficacia contro l’adesione di specie aliene marine di alcune vernici antivegetative comunemente commercializzate nel settore nautico. L’esperimento è stato condotto nel 2021-22 nel Golfo di La Spezia, dove il team di Ecologia marina del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia conduce da tempo ricerche sulle specie aliene marine.

In particolare, la dottoranda ha immerso per nove mesi decine di pannelli in PVC, dopo averli preventivamente trattati con diverse vernici antivegetative, e ogni mese ha osservato e misurato lo sviluppo della comunità di organismi che vi si insediavano, con particolare attenzione per l’eventuale presenza di specie non-native del Mediterraneo. La dottoranda ha anche simulato su una parte dei pannelli il comportamento abituale dei diportisti, usi a pulire manualmente la parte sommersa dello scafo con spugne o spazzole.

La ricerca di Santos-Simon costituisce uno dei primi studi sull’efficacia contro le specie aliene marine dei metodi di manutenzione dello scafo comunemente impiegati dai diportisti, che sono stati simulati in uno scenario realistico di applicazione. I risultati di questa ricerca forniscono importanti indicazioni su costi e benefici, ambientali e sociali, di tali tecniche di manutenzione, e hanno pertanto destato l’interesse dell’IMO che sta cercando di diffondere ‘buone pratiche’ per la minimizzazione del biofouling nei vari settori marittimi.

La ricerca di Santos-Simon è supervisionata dal Prof. Maren Ortiz-Zarragoitia (Università del Paese Basco) e dalla professoressa Agnese Marchini (Università di Pavia), coadiuvata dalla dottoressa Jasmine Ferrario.

[Nell’immagine di apertura: Pannelli trattati con vernice antivegetativa ad uso nautico e colonizzati da specie marine della comunità biofouling]
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