La digitalizzazione degli organi (digital twin) è un’importante frontiera della ricerca biomedica. Gli organi digitali 4D, capaci di descrivere i cambiamenti nello spazio e nel tempo, permetteranno allo studioso di confrontarsi con la complessità delle relazioni esistenti tra le molecole, le cellule e i tessuti che compongono l’organo e l’intero individuo e ne regolano le funzioni in risposta alle trasformazioni dell’ambiente.

Giulia Fiorentino, giovane ricercatrice del Laboratorio di Biologia dello Sviluppo del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie dell’Università di Pavia, sta lavorando alla ricostruzione 4D dell’ovaio per riprodurne un atlante digitale delle caratteristiche morfologiche e molecolari.

Il suo recente lavoro, in collaborazione con le Università di Torino e Urbino e con GeneraLife, ‘Biomechanical forces and signals operating in the ovary during folliculogenesis and their dysregulation: implications for fertility’ pubblicato su «Human Reproduction Update», una delle riviste del settore a maggior impatto, descrive come alterazioni del contesto 3D morfologico e funzionale dell’ovaio siano associate a patologie dell’infertilità femminile quali la sindrome dell’ovaio policistico, l’endometriosi o l’insufficienza ovarica prematura.

Per i risultati scientifici ottenuti ad oggi e gli approcci innovativi e interdisciplinari associati a questo progetto, Giulia Fiorentino, formatasi tra Palermo, Pavia e Zurigo (https://www.empa.ch/web/s499), ha ricevuto l’importante riconoscimento di essere inserita nel ranking 40under40 2022 di Fortune Italia nella categoria ‘tech innovation’.

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