Lunedì 23 novembre ha inizio la XV edizione del Festival delle Scienze del «National Geographic», ospitata dai canali social e dal sito dell’Auditorium Parco della Musica di Roma e del «National Geographic» dove si terranno incontri, dialoghi, conferenze e riflessioni tutte collegate dal tema di fondo ‘Ottimismo e Scienza’.

Nonostante la drammaticità del momento attuale sarà infatti questo il filo conduttore di oltre 130 eventi, molti dei quali dedicati alle scuole, con il coinvolgimento di 160 relatori, per un’edizione dedicata al ruolo della scienza nel guardare al futuro, durante e dopo questa sfida che caratterizza il momento attuale.

Un programma estremamente ricco, suddiviso suddiviso in 7 macroaree: ‘Pianeta’, ‘Società ed economia’, ‘Universo e spazio’, ‘Tecnologia e innovazione’, ‘Cervello e pensiero’, ‘Snodi della scienza’, ‘Salute e medicina’. E poi ancora mostre, eventi in diretta streaming, incontri per insegnanti e studenti.

Andrea Taramelli, professore associato presso la Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia, interviene giovedì 26 novembre 2020, alle ore 18.30, nell’ambito della sezione ‘Società ed economia’, sul tema dal titolo Clima: quando la scienza incontra la società, per spiegare che la ricerca scientifica ha un impatto innegabile sulla società a tanti livelli: da come organizziamo la nostra società e le istituzioni, come affrontiamo le crisi sociali e ambientali, e persino sui nostri valori condivisi.

I servizi climatici sono il teatro dell’incontro tra innovazione, tecnologia avanzata, dati, scienza e informazioni al servizio della società. Danno vita a una catena che parte dai dati per conoscere il clima del passato, del presente e del futuro a livello locale e globale, e consentire a decisori pubblici e privati di avere strumenti per elaborare strategie e iniziative per affrontare con successo i cambiamenti climatici.

È il compito che sta svolgendo in Europa Copernicus Climate Change Service, a cui la ricerca italiana contribuisce con conoscenza scientifica avanzata.

L’idea di poter, nonostante tutto, migliorare il quotidiano in cui viviamo è ciò che spinge allo sviluppo della ricerca e delle innovazioni in campo scientifico e tecnologico.
Uno tra i migliori esempi di questa spinta propulsiva virtuosa sono le scoperte e innovazioni che hanno come scopo lo sviluppo di un’economia attenta all’impatto ambientale. Basti pensare all’interesse che negli ultimi anni si è generato, per esempio, rispetto a green economy, economia circolare, economia della condivisione.

Andrea Taramelli, Delegato nazionale al Comitato Copernicus e allo User Forum della Commissione Europea, Coordinatore del Copernicus User Forum nazionale, è professore associato presso la Scuola Universitaria Superiore IUSS Pavia e lettore associato presso l’ISPRA – Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Esperto di telerilevamento, GIS, modellistica, missioni spaziali per l’osservazione della Terra, svolge attività di ricerca e consulenza per diverse istituzioni nazionali e organismi internazionali in ambito di space economy.

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