Giovedì 19 e venerdì 20 novembre 2020 si terrà online sulla piattaforma Zoom il Convegno “La virtù tra paideia, politeia ed episteme: una questione di lungo periodo”.

Primo appuntamento di un ciclo che si concluderà nella primavera prossima con una seconda occasione congressuale fissata per il mese di maggio. Il progetto, a cura di Monica Ferrari (Università di Pavia), Matteo Morandi (Università di Pavia), Giulia Delogu (Università Ca’ Foscari di Venezia) e Chiara Blengini (Università di Pavia), in collaborazione col Collegio Ghislieri e col patrocinio dell’Ateneo pavese e dell’Associazione Alunni del Collegio Ghislieri, è supportato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) nell’ambito dell’iniziativa “Dipartimenti di Eccellenza 2018-2022”, Dip. di Studi umanistici, Università di Pavia. Nel Comitato scientifico siedono 14 studiosi provenienti da sette Università o istituzioni superiori italiane ed europee.

Dal punto di vista generale, la nozione di virtù (come il suo contrario: vizio) gioca un ruolo di grande rilevanza nel dibattito contemporaneo, e non soltanto, come intuitivamente si potrebbe pensare, nella sua connotazione strettamente morale. L’intersezione tra filosofia pratica, teoria della conoscenza e strategie educative costituisce una delle caratteristiche che più colpiscono un osservatore attento alle discussioni di oggi. La costellazione teorica di virtù e vizi rappresenta un punto di riferimento per buona parte delle riflessioni contemporanee sulla responsabilità collocata nei diversi ambiti menzionati e in loro possibili applicazioni: la rilevanza dell’esempio morale, l’epistemologia della democrazia o l’affidabilità delle testimonianze, l’educazione inclusiva…

I convegni muovono dall’idea di riunire studiosi di diversa estrazione disciplinare a confrontarsi, sul lungo periodo, intorno al tema dell’educazione alla virtù come sapere della vita associata, diversamente declinato in riferimento a situazioni contestuali.

Introdotte da una riflessione volta a individuare le coordinate teoriche della questione, le due giornate proseguiranno concentrandosi sulla definizione di “virtù” nell’età antica e nel Medioevo, sulla base di specifiche tipologie di fonti. La seconda puntata, prevista per maggio, sarà invece dedicata all’età moderna e contemporanea. In entrambe le occasioni s’intenderà riflettere, in ottica diacronica, su saperi e processi pedagogici relativi a diverse età della vita, nell’intreccio con le questioni del governo, della cittadinanza, dell’esclusione e dell’inclusione sociale.

Il ciclo si colloca al crocevia dei rapporti tra paideia, politeia ed episteme, concetti che verranno affrontati in una prospettiva ecologica, attenta alle situazioni contestuali nelle interconnessioni tra vari livelli sistemici, al fine di restituire, nel dialogo tra i vari studiosi coinvolti, il tessuto complesso di alcuni dei temi di volta in volta emergenti.

In allegato il programma completo:

Locandina

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