Dal 23 giugno al 20 luglio 2018, per il ciclo “Incontri d’Arte” – durante il quale artisti contemporanei espongono nel Museo di Archeologia dell’Università di Pavia (Palazzo Centrale dell’Università di Pavia – Corso Strada Nuova, 65) – esporrà Stefano Zacconi.

L’inaugurazione si tiene sabato 23 giugno 2018, alle ore 17.30.

Stefano Zacconi (Pavia, 1974) interviene al Museo di Archeologia dell’Università di Pavia con due opere ispirate ai gessi didattici del Museo, la Venere di Milo e Sofocle. Le celebri copie sono tradotte in fotografie elaborate al computer e poi stampate su tela. Zacconi ha poi impacchettato le trasposizioni su tela con una plastica commerciale, sottolineata dal classico scotch con la scritta “FRAGILE”.

Ironia e gioco sono alla base del suo intervento che intende sottolineare come la produzione artistica seriale dei giorni nostri sia paragonabile a qualunque prodotto commerciale, in confezione da Supermercato. Così la serialità dell’arte antica, la ripetizione dei modelli entra in dialogo con la serialità dell’arte contemporanea: Zacconi propone un modo di intervento che inevitabilmente “cita” il concetto tipico delle neo-avanguadie di opera d’arte come “prodotto”.

Nato a Pavia nel 1974 Stefano Zacconi frequenta il Liceo Artistico cittadino dove si avvicina al mondo della scultura. Approfondisce la sua ricerca con i proff. Giancarlo Marchese, Tommaso Trini e Paolo Baratella, laureandosi in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Ha esposto in diverse mostre nazionali tra cui: Minerva d’Artista assieme a Marco Lodola, Lucio Del Pezzo e Oliviero Toscani; Milano Scultura 2015.

*Nell’immagine: Stefano Zacconi, Senza titolo 2, 2018 – Tecnica mista e stampa fotografica su tela, 60 x 40 cm

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